Prometeo è, nelle parole di Nono, “tragedia composta di suoni, con la complicità di uno spazio”. Un’opera intesa unicamente come ascolto rivoluzionando lo spazio, concepita dal venezianissimo compositore quasi in intimità con la sua città e destinata a restare nella storia della musica, non solo come punto di arrivo di una ricerca durata una vita, ma anche come vera e propria impresa che ha coinvolto, oltre allo stesso Nono, grandi artisti, progettisti, filosofi, musicisti, impiegando il più imponente e avanzato complesso tecnologico del tempo.
Struttura-ambiente re-immaginata da Antonello Pocetti e Antonino Viola.
Direttore Marco Angius alla testa dell’Orchestra di Padova e del Veneto. Al flauto e alla tuba Roberto Fabbriciani e Giancarlo Schiaffini, Alvise Vidolin al live electronics. Massimo Cacciari, curatore dei testi. Solisti: Carlo Lazari alla viola, Michele Marco Rossi al violoncello, Emiliano Amadori al contrabbasso. Cantanti: Rosaria Angotti, Livia Rado, Chiara Osella, Katarzyna Otczyk, Marco Rencinai; voci recitanti: Sofia Pozdniakova e Jacopo Giacomoni, oltre al Coro del Friuli Venezia Giulia.