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La Biennale di Venezia

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Biennale Arte 2015

EL ANATSUI

LEONE D'ORO ALLA CARRIERA

IL PREMIO E LE MOTIVAZIONI

Il Leone d’Oro alla Carriera della 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di VeneziaAll the World’s Futures è stato attribuito all’artista ghanese El Anatsui

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta del Curatore della 56. Esposizione Okwui Enwezor, con le seguenti motivazioni:

“Nato nel 1944 ad Anyako, in Ghana, e residente dal 1975 nella città universitaria di Nsukka in Nigeria, El Anatsui è forse il più importante artista africano attivo oggi nel continente. Il premio per il quale lo propongo rappresenta un riconoscimento prestigioso per un artista che ha enormemente contribuito all’affermazione degli artisti contemporanei africani sulla scena globale. È anche un degno riconoscimento all’originalità della visione artistica di Anatsui, alla sua costante dedizione all’innovazione formale e al contributo che egli dà, con il suo lavoro, all’affermazione del ruolo delle tradizioni culturali e artistiche dell’Africa nell’arte contemporanea internazionale. Il Leone d’Oro alla carriera riconosce non soltanto i suoi più recenti successi internazionali, ma anche l’influenza artistica che ha esercitato su due generazioni di artisti nell’Africa occidentale. È anche un omaggio al suo costante e fondamentale apporto come artista, mentore e docente da oltre quaranta-cinque anni.

Laureatosi in scultura presso la prestigiosa Kwame Nkrumah University of Science and Technology a Kumasi, Anatsui intraprende una direzione determinata non tanto dal percorso didattico fatto all’accademia d’arte, improntata ancora al neo-colonialismo degli anni sessanta, ma dal suo identificarsi con le politiche culturali progressiste sostenute dai nazionalisti culturali in Ghana e in Africa durante il periodo dell’indipendenza. Lavorando con oggetti comuni nei quali infonde dei segni filosofici e idiomatici, Anatsui configura le sue prime opere come altorilievi tondi in legno ispirati ai vassoi utilizzati dai mercanti Kumasi per esporre le loro merci. Su questi vassoi incide motivi adinkra e altri disegni, rimanendo affascinato dalla relazione dinamica fra il ricco simbolismo e la potenza grafica dei segni adinkra. Consapevole della possibilità di evocare contemporaneamente forma e idea significativi, Anatsui, che nel 1975 diventa docente nella facoltà di belle arti e di arti applicate all’Università della Nigeria, allarga la sfera delle sue fonti artistiche introducendo altri sistemi di segni e disegni dell’Africa occidentale, e sillabari quali la scrittura Igbo Uli, Efik Nsibidi, Banum e Vai. Con il tempo, diventa uno dei maggiori esponenti della celebre Scuola Nsukka, presentata nel 1997 all’importante mostra d’arte al Smithsonian National Museum of African Art. Oggi l’impegno di Anatsui rimane legato allo sviluppo di nuove forme artistiche tratte da fonti africane e da materiali disponibili localmente.”

NOTA BIOGRAFICA

El Anatsui è stato allievo del College of Art, della Kwame Nkrumah University of Science and Technology di Kumasi, in Ghana. El Anatsui è nato nel 1944 ed è uno dei più interessanti artisti contemporanei. Nel corso di una brillante carriera quarantennale sia come scultore e sia come insegnante – professore di scultura e capo dipartimento presso l'Università di Nigeria a Nsukka - El Anatsui ha affrontato temi sociali, politici e storici, e ha utilizzato innumerevoli materiali e procedimenti diversi. Le sue opere sono state accolte dai più importanti musei internazionali, tra cui il British Museum di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il de Young Museum di San Francisco, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Guggenheim di Abu Dhabi, l’Osaka Foundation of Culture di Osaka, il Museum of Modern Art di New York e molte altre prestigiose istituzioni.

Le sue istallazioni hanno catturato l’attenzione internazionale, le istituzioni e il pubblico sono rimasti affascinati dalle opere sontuose e seducenti realizzate con migliaia di tappi di bottiglie in allumino. Nel 2007 durante la Biennale di Venezia, El Anatsui ha trasformato la facciata esterna dello storico Palazzo Fortuny avvolgendola con un arazzo luccicante.

Nel 2010 ebbero luogo due importanti spettacoli itineranti ai margini opposti del mondo: El Anatsui: When I Last Wrote to You About Africa al Royal Ontario Museum a Toronto in Canada (organizzato dal Museum for African Art, New York) e A Fateful Journey: Africa in the Works of El Anatsui al National Museum of Ethnology di Osaka in Giappone. Per la Triennale di Parigi del 2012 ricoprì l’intera facciata del Palais Galleria, Musée de la Mode de la Ville de Paris con l’opera Broken Bridge. Nel 2013, il Brooklyn Museum di New York, USA, ha esposto la sua mostra itinerante “Gravity and Grace: Monumental Works”.

La Royal Academy of Arts di Londra ha conferito all'artista il prestigioso premio Charles Wollaston per il suo TSIATSIA – searching for connection (2013), che impreziosì la facciata della RA. Nel 2014 è stato insignito dell’Honorary Royal Academician ed eletto all’American Academy of Arts and Sciences.

Biennale Arte 2015
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