Scrivere di cinema
Bando nazionale dedicato a giovani laureati italiani under 30, studiosi di Cinema per la redazione di testi che saranno raccolti in una pubblicazione della Biennale di Venezia.
La ricerca sarà sul campo: i candidati selezionati saranno invitati ad assistere al programma della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e guidati dal tutor faranno ricerca nelle sedi dell’Archivio Storico della Biennale.
I giovani studiosi, partendo dal tema proposto, porteranno avanti in Archivio, guidati dal tutor, una ricerca di fonti, di riferimenti storici per la redazione di un testo da un minimo di 10 a un massimo di 15 cartelle dalla sua prima bozza alla versione per la stampa.
Saranno selezionati al massimo 3 partecipanti.
Il progetto prevede tre fasi di attività a Venezia nelle sedi della Biennale di Venezia (Ca’ Giustinian, Arsenale, Lido di Venezia, Biblioteca della Biennale ai Giardini, Archivio Storico al VEGA).
È prevista una giornata di presentazione comune dell’esito dei lavori al termine del percorso.
TITOLO: CINEMA E POLITICA
TEMA
La ricorrenza del 50° anniversario del ’68 sembra riaccendere simbolicamente i riflettori sull’influenza che la politica ha esercitato, e continua ad esercitare, sul cinema. Molteplici sono i condizionamenti prodottisi nell’ambito di culture e regimi di segno diverso. Se nelle società dove vige un sistema riconducibile al modello delle democrazie occidentali i possibili condizionamenti sono piuttosto riferibili all’esercizio dei meccanismi di erogazione dei sostegni e dei finanziamenti pubblici alla produzione e alla distribuzione dei film (e assai più raramente a quello delle commissioni di censura, in via di sparizione), nei numerosi Paesi ancora governati da regimi totalitari il controllo viene tuttora esercitato da numerose forme di censura diretta: preventiva (quando è prevista l’approvazione delle sceneggiature ancora da realizzare, da parte di commissione apposite), e/o successiva alla produzione (laddove è necessario ottenere il visto di circolazione o partecipazione ai festival). Meno facilmente identificabile è la cosiddetta “censura del mercato”, attiva anche nei Paesi occidentali, che tende ad ostacolare – in alcuni casi a impedire - la distribuzione di film politicamente sgraditi, contrari alla cosiddetta morale pubblica, o semplicemente di produzione indipendente (realizzati cioè al di fuori dell’industria culturale controllata dai grandi operatori commerciali).
La storia del cinema è contrassegnata, sin dagli anni dieci-venti del secolo scorso, da tentativi dichiarati e, non di rado, pesanti, di esercizio del controllo politico su tutta la filiera della produzione cinematografica. Le grandi dittature della prima metà del Novecento (nazista, stalinista, fascista) non hanno mai nascosto l’incondizionata fiducia nel potere del cinema, considerato come la più straordinaria macchina di propaganda della nascente industria della comunicazione di massa. Esempi non dissimili, anche se meno eclatanti, si ritrovano all’opera in numerosi Paesi contemporanei. Se, nei casi citati, ci troviamo di fronte ad uso negativo delle potenzialità comunicative del cinema o alla loro limitazione, non meno interessante è l’uso in positivo che l’industria hollywoodiana, ad esempio, ha fatto del cinema per sostenere la diffusione mondiale dei valori su cui si regge la società americana: la difesa ad oltranza dell’individualismo, l’intoccabilità della proprietà privata, la fiducia illimitata nelle possibilità del successo individuale.
Ma numerosi sono anche gli esempi dell’influenza della politica sulla vita e l’attività delle istituzioni culturali. È il caso della contestazione messa in atto nell’agosto/settembre 1968 contro la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Diversamente da quanto avvenuto al festival di Cannes - interrotto dai cineasti nel maggio di quell’anno, ma ripreso l’anno successivo senza conseguenze di alcun tipo – la Mostra veneziana fu infatti oggetto di una contestazione duratura che ne impedì per un lungo periodo il regolare svolgimento, sino alla ripresa avvenuta nel 1979 con la nomina di Carlo Lizzani alla direzione e il ripristino del concorso internazionale che non aveva più avuto luogo. Grazie al patrimonio documentale conservato preso l’ASAC, sarà possibile ricostruire il decennio “oscurato” della Mostra, raramente (e comunque sempre in maniera episodica) ricostruito nelle sue diverse componenti culturali e cronachistiche.
PERCORSI DI RICERCA
Dal tema generale si delineano quindi due possibili percorsi di ricerca:
- il rapporto generale tra cinema e politica con eventuali approfondimenti, quali ad esempio il tema delle censure avvenute nel tempo, anche quelle tutt’ora operanti
- la ricostruzione storica e documentale dell’attività del settore cinema, nel decennio successivo al ’68 per gli anni non conteggiati nella numerazione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica
TUTOR: Nicola Lagioia
Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973.
Ha pubblicato i romanzi Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi) (minimum fax 2001, premio Lo Straniero), Occidente per principianti (Einaudi 2004, premio Scanno), Riportando tutto a casa (Einaudi 2009, premio Vittorini, premio Volponi, premio Viareggio). Il suo ultimo romanzo La ferocia (Einaudi 2014) ha vinto il premio Mondello e il premio Strega.
I suoi libri sono tradotti in 15 paesi.
Ha diretto dal 2002 al 2015 nichel, la collana di narrativa italiana dell'editore di minimum fax.
È stato il vicedirettore della rivista "Lo Straniero".
Dal 2013 al 2015 è stato uno dei selezionatori della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Ha condotto per Rai Storia la trasmissione di cinema e letteratura "Rewind" e per Rai5 la trasmissione di teatro, musica e letteratura "Memo".
È dal 2009 una delle voci di Pagina3, rassegna stampa quotidiana di Radio3.
Scrive per diversi giornali e riviste tra cui "Repubblica", "Il Venerdì", "Internazionale", "Il Fatto Quotidiano".
Dal 2016 è il direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino.
STRUTTURA DEL PROGETTO
Prima fase dal 29/08/2018 al 08/09/2018
Partecipazione alle attività programmate nell’ambito della 75. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica e inizio attività di ricerca presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee guidati dal tutor
Seconda fase dal 1/10/2018 al 05/10/2018
Specifica attività di ricerca presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee guidati dal tutor
entro il mese successivo, alla data del 04/11/2018, è fissata la deadline per l’invio della prima bozza del testo
Terza fase dal 12/11/2018 al 15/11/2018
Attività di analisi e a approfondimento della prima bozza assieme al tutor presso l’Archivio Storico delle Arti Contemporanee
alla data del 30/11/2018 è fissata la deadline per l’invio del testo definitivo
CONDIZIONI E REGOLE DI PARTECIPAZIONE
La partecipazione al progetto comporta l’obbligo di frequenza alle tre fasi e alla giornata conclusiva.
Saranno selezionati al massimo 3 partecipanti.
I selezionati potranno usufruire di una foresteria messa a disposizione dalla Biennale di Venezia.
La Biennale di Venezia metterà inoltre a disposizione dei partecipanti l’abbonamento ai trasporti pubblici locali e i pasti (pranzi).
A ogni candidato selezionato sarà richiesto il pagamento per i diritti di segreteria pari a € 80,00 (IVA inclusa, non rimborsabili) che dovranno essere versati esclusivamente tramite carta di credito successivamente alla comunicazione di ammissione e comunque non oltre la data che verrà indicata.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Documentazione
Data di pubblicazione: 4 giugno 2018
Deadline invio candidature: 1 luglio 2018
La documentazione – che dovrà essere inviata esclusivamente tramite formulario online – è costituita da:
a) Curriculm vitae – si prega inoltre di specificare:
a.1) titolo di laurea conseguito triennale/magistrale o titolo equivalente/equipollente
a.2) titolo tesi di laurea, percorso di studi
a.3) lingue straniere conosciute e livello (inglese ed eventuale seconda lingua)
b) invio di 2 testi
1- un elaborato a tema libero (lunghezza massima 2 cartelle)
2- un elaborato sul tema specifico del bando, sui percorsi di ricerca (lunghezza massima 2 cartelle)