fbpx Biennale Cinema 2017 | Warwick Thornton - Sweet Country
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Warwick Thornton - Sweet Country

Australia / 112’
lingua Inglese, Arrernte
cast Sam Neill, Bryan Brown, Hamilton Morris, Thomas M. Wright, Ewen Leslie, Gibson John, Natassia Gorey-Furber, Trevon Doolan, Tremayne Doolan, Matt Day, Anni Finsterer
sceneggiatura David Tranter, Steven McGregor
fotografia Warwick Thornton, Dylan River
montaggio Nick Meyers
scenografia Tony Cronin
costumi Heather Wallace
suono David Tranter, Will Sheridan
effetti speciali The GingerBread Man

Sinossi

Ispirato a fatti realmente accaduti, Sweet Country è un western in costume ambientato nel 1929, nell’entroterra del Territorio del Nord australiano. Quando Sam, guardiano di bestiame aborigeno, uccide il proprietario terriero bianco Harry March per autodifesa, è costretto a scappare insieme alla moglie Lizzie. Alla fine, per proteggere la moglie incinta, decide di consegnarsi alla polizia. Processato nell’aula del giudice Taylor, riuscirà a ottenere giustizia?

Commento del regista

Sweet Country è un western in costume, con tutti gli elementi tipici del genere: la frontiera, le espropriazioni di terra, la sottomissione e la conquista di un popolo, e, infine, epici, infiniti orizzonti. Il film è basato sulla vera storia, raccontatami dallo scrittore David Tranter, dell’aborigeno Wilaberta Jack, che negli anni venti fu arrestato e processato per l’omicidio di un uomo bianco nella Central Australia. Wilaberta Jack è Sam, diventato un personaggio indipendente, con una sua storia. Se Sam è il cardine della trama su cui tutto ruota, la vicenda riguarda anche Philomac, giovane aborigeno di quattordici anni, che vive in una fattoria e sta per diventare adulto, mentre si ritrova coinvolto nella rivoluzione sociale e nel conflitto culturale della vita di frontiera nella Central Australia degli anni venti. Sweet Country è stato girato nella catena montuosa delle MacDonnell Ranges, vicino ad Alice Springs: un territorio ipnotico, in cui io stesso sono cresciuto, e che a sua volta diventa protagonista, soprattutto nelle scene in cui la posse insegue Sam e Lizzie. Ho voluto utilizzare un genere accessibile come il western, perché il pubblico potesse entrare nella storia e venirne affascinato, in modo da comprendere i problemi che un popolo occupato si trova ad affrontare. Con questo approccio immersivo, ho voluto abbattere i confini culturali per unirci.

PalaBiennale

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30126 LIDO DI VENEZIA
TEL. 0415218711
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