fbpx Biennale Cinema 2017 | James Toback - The Private Life of a Modern Woman
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James Toback - The Private Life of a Modern Woman



Usa / 71’
lingua Inglese
cast Sienna Miller, Alec Baldwin, Charles Grodin
sceneggiatura James Toback
fotografia Larry McConkey, ASC
montaggio Aaron Yanes, ACE
scenografia Rick Butler
costumi Melissa Vargas
musica Jeanne Fox
suono Tommy Douglas, Austin Moore

 

SINOSSI

Vera Lockman, un’attrice di successo che vive da sola in un favoloso loft newyorkese, si agita nel suo letto durante un incubo nel quale lotta con Sal, il suo spacciatore ed ex ragazzo, prima di sparargli e ucciderlo. Svegliatasi di soprassalto, scrive nel suo diario che l’omicidio dell’incubo è effettivamente avvenuto il giorno prima e che Sal giace morto in un baule in soggiorno. Leon, amante di Vera, arriva e viene congedato, definitivamente. Franklin, un amico cineasta, passa a farle visita, preoccupato. Mette Vera sotto torchio, lasciandola confusa e un po’ spaventata. Vera trasporta con l’auto il baule in una zona isolata e lo fa rotolare dentro a un lago. Torna nel suo loft, e trasalisce alla vista di un detective della narcotici, McCutcheon, venuto a farle delle domande su Sal. Vera pensa che Mc Cutcheon abbia creduto alla sua falsa storia. Vera serve la cena al suo amato e malandato nonno, Arthur, e a sua madre, Elaine. Successivamente, Carl Icahn, ex compagno di classe di Arthur, passa a trovarli. Vera e Carl sono emotivamente in sintonia. Il giorno dopo Vera, per la prima volta calma, scrive. Il suo umore è turbato da un crescendo di sirene della polizia. Si precipita alla finestra e vede McCutcheon. I loro sguardi si incrociano. Le manette la attendono.

COMMENTO DEL REGISTA

Ho concepito e scritto The Private Life of a Modern Woman per Sienna Miller. Il nucleo tematico del film è costituito dalle mie personali fissazioni: l’affermazione del sé, l’impulso a creare, la tensione irrisolta tra rabbia e amore, l’onnipresente consapevolezza della morte. Strutturalmente, ho tentato di aderire (con licenza poetica) alle unità aristoteliche di tempo, luogo e azione: la struttura della tragedia greca. Volendo fare un’analogia letteraria, il film è una novella, piuttosto che una storia breve o un romanzo. Come sempre, mi sono sentito in dovere di inserire nella pellicola opere d’arte che hanno arricchito la mia vita ovunque potessero valorizzare il film: il Requiem tedesco di Brahms, la Settima Sinfonia di Shostakovich, la Messa in Si minore di Bach, la versione dei Cleftones di Please Say You Want Me e il Giardino delle delizie di Bosch.

Sala Giardino

LUNGOMARE MARCONI
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