“Danza è ciò che sarà. Il corpo è disorganizzato. L’istinto è rapidamente sfidato. Il nostro terreno è fragile, le braccia imbrigliate. Inizi nascosti nel caos suscitano sguardi prospettici. Senza cornice, senza una forma, la Danza si libera. Ogni azione, un’imperfezione.”
Irina Baldini
“Volevo dare un titolo che fosse abbastanza generoso da lasciar fare all’opera ciò che comunque avrebbe fatto. E così scrivo anche questo, sperando che farete ciò che avreste comunque fatto. Tutto si svolge sull’orizzonte. Come pensare, in un certo senso, che si svolge sulla spiaggia, ma è diverso perché la spiaggia è una cosa e un luogo. L’orizzonte, e dove siamo noi, è tutto e ovunque allo stesso tempo. Tutte le forme del tempo entrano in collisione l’una con l’altra, l’espressione in tutte le sue forme trasuda ovunque. Ci avviciniamo alla lentezza e acceleriamo, leggendo il tempo attraverso i corpi. Cominciando da qualche parte con le parole, le parole diventano immagini, diventano sensazioni e poi? Qualcos’altro con tutto dentro”.
Chloe Chignell
“Il titolo dell’opera è un proverbio tradizionale proveniente dalla cultura di Castilla-La Mancha, una regione della Spagna. Tale linguaggio diventa istruzione popolare, che da una generazione all’altra trasmette un accenno, una suggestione, che richiede un’interpretazione da chi ascolta. In questo caso, il proverbio dice “un ramo verde non bolle in pentola”.
Joaquin Collado Parreño