Anno/Durata: | 2021, 60’ |
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Creazione e performance: | Andrea Salustri |
Luci e direzione tecnica: | Michele Piazzi |
Team tecnico: | Michele Piazzi, Chamsedine Madec, Ivan Bartsch, Andrea Parolin, Andreas Harder |
Sound design: | Federico Coderoni |
Musica originale: | Federico Coderoni, Ah! Kosmos |
Consulenti creativi: | Kalle Nio, Roman Müller, Darragh McLoughlin, Alex Lempert, Benjamin Richter, Matthias Buhrow, Mariagiulia Serantoni |
Co-produzione: | PERPLX |
Gestione artistica: | Valentina Barone |
Distribuzione: | Lisa Laubner - Aurora Nova (internazionale), Stéphane Noël - Materialise (Asia), Niamh Moroney (Belgio, Irlanda), Valentina Barone (Italia) |
Residenze: | Chamäleon Theater, L’Espace Périphérique - La Villette, La Maison des Jonglages, cirqu’Aarau, Katapult, Zirkusquartier Zürich, La Briqueterie CDCN du Val-de-Marne, kunstencentrum BUDA, PERPLX |
Con il supporto aggiuntivo di: | circusnext - European platform co-finanziato da Creative Europe Programme of the European Union, Chamäleon Productions, cirqu’Aarau, circus re:searched, Berlin Senate Department for Culture and Europe, TelepART programme of the Finnish Institute in Germany |
Andrea Salustri - Materia
Descrizione
Il magico mondo degli oggetti. È un passo a due tra corpo e oggetto quello che prende vita in Materia, uno spettacolo interamente costruito sulle proprietà di un materiale comune come il polistirolo.
Romano di formazione berlinese, dopo studi di manipolazione dinamica e manipolazione del fuoco che pratica come artista di strada e dopo una laurea in filosofia alla Sapienza di Roma, Andrea Salustri si trasferisce in Germania dove studia danza contemporanea al Tanzfabrik e danza e coreografia all’Università HZT di Berlino. Una formazione transdisciplinare che mette in circolo in Materia, dove plasma un mondo di oggetti da manipolare, trasformare, assecondare con il corpo rivelandone la segreta vitalità. Sul palcoscenico solo un uomo, lastre e sfere di polistirolo. Scardinando l’abituale gerarchia performer - oggetti di scena - pubblico, Andrea Salustri sposta l’attenzione dal giocoliere (dove gli oggetti sono lo strumento della sua abilità), alla manipolazione (dove il focus è sull’interplay) e infine agli oggetti stessi, che diventano parte attiva e trasformano il performer da protagonista in mero facilitatore. L’effetto è quello di “un’odissea degli oggetti” (The Guardian) che ipnotizza lo spettatore, facendogli scoprire lo stupore di fronte alla vita.
Muovendo dalla centralità del giocoliere del circo contemporaneo Salustri approda a un nuovo territorio tra circo contemporaneo e coreografia, facendo dell’interprete “un facilitatore, spostando continuamente il focus della performance tra l’oggetto, il suo manipolatore e la manipolazione”.
Lo studio sviluppato per Materia si è esteso poi oltre il palcoscenico, con la creazione di opere d’arte realizzate dai residui di polistirolo raccolti al termine di ogni spettacolo e con la ricerca di una sostenibilità totale attraverso una forma originale di compostaggio.