DANIIL POSAZHENNIKOV - RELICT (35'): | Libretto di Egor Zaytsev, prima assoluta |
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Soprano: | Esther-Elisabeth Rispens |
Video artist: | Dimitry Martynov |
Regia: | Daniil Posazhennikov |
Drammaturgia: | Egor Zaytsev |
Produzione: | La Biennale di Venezia – CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale |
TIMOTHY CAPE - STILL DROWSY (30'): | Collage testuale di Timothy Cape, prima assoluta |
Soprano solo: | Esther-Elisabeth Rispens |
Performance: | ARS LUDI - Antonio Caggiano, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri |
Produzione: | La Biennale di Venezia – CIMM, Centro di Informatica Musicale Multimediale |
Biennale College Musica - Daniil Posazhennikov / Timothy Cape
Daniil Posazhennikov - Relict -
LINGUISTIC MANTRAM per voce
In RELICT le parole si dividono in morfemi, i morfemi in suoni – in fonemi, attraverso la voce umana. Le radici fonetiche si sviluppano insieme in un mantra linguistico; il suono, il movimento delle labbra e della lingua diventano il punto di partenza di un impulso verso l’ascolto dell’arcaico. RELICT si apre con il suo movimento processuale, gli artefatti si trasformano in un’estensione, una linea, che seguiamo – fino al mistero, all’atto creativo, all’origine, al segreto – mentre cantiamo l’essenza del linguaggio, cantiamo i fenomeni naturali, e rendiamo manifesta la voce umana. I segni dei fenomeni formano un libretto semiotico dell’azione, che mette gli spettatori in condizione di guardare in profondità, verso la sorgente del mondo dei relitti.
Timothy Cape - Still Drowsy -
PERFORMATIVE MUSIC THEATRE PER VOCE, TRIO DI PERCUSSIONI
E DIFFUSIONE SONORA
Sul palco troviamo un’ambiziosa freelance che si getta a capofitto verso i suoi obiettivi di carriera, facendo contemporaneamente l’imprenditrice, l’amministratrice, la motivatrice e la PR... di sé stessa. Non è lavoro, perché sta facendo ciò che ama. Lei è il suo lavoro. Le macchinette del caffè borbottano, i chicchi macinati, la gola deglutisce, le e-mail sfrecciano, una testa annuisce, una bocca si mette in rete e sorride, un cervello lotta per trovare le parole giuste, il tono emotivo giusto. Voci di guru del successo fai-da-te riecheggiano, “se ti impegni puoi realizzare qualsiasi cosa, abbiamo tutti le stesse 24 ore al giorno a disposizione...” veniamo risucchiati dentro, giù, sempre più veloce, frammentandoci, diventando caffè, diventando macchinetta.