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Carolee Schneemann Leone d’Oro alla carriera
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Carolee Schneemann Leone d’Oro alla carriera

Una pioniera della performance femminista dei primi anni ’60 e una delle figure più importanti nello sviluppo della Performance e Body Art.

La consegna del riconoscimento sabato 13 maggio a Ca’ Giustinian.

Il premio e la dichiarazione di Christine Macel

Sarà attribuito a Carolee Schneemann il Leone d’Oro alla Carriera della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di VeneziaVIVA ARTE VIVA.

La decisione è stata presa dal Cda della Biennale presieduto da Paolo Baratta, su proposta della curatrice della 57. Esposizione Internazionale d’Arte, Christine Macel, che ha dichiarato:

«Carolee Schneeman (nata a Fox Chase in Pennsylvania nel 1939, vive e lavora nella Hudson Valley, New York) è una delle figure più importanti nell’ambito dello sviluppo della Performance e Body Art. È una pioniera della performance femminista dei primi anni ’60 e ha utilizzato il proprio corpo come materia principale della propria arte. Così facendo l’artista concepisce la donna sia come creatrice sia come parte attiva della creazione stessa. In opposizione alla tradizionale rappresentazione delle donne come semplici oggetti nudi, Schneemann ha utilizzato il corpo nudo come forza primitiva e arcaica in grado di unificare le energie. Il suo stile è diretto, sessuale, liberatorio e autobiografico. L’artista promuove l’importanza del piacere sensuale femminile ed esamina le possibilità di emancipazione politica e personale dalle convenzioni sociali ed estetiche predominanti. Attraverso l’esplorazione di una vasta gamma di mezzi espressivi come la pittura, il cinema, la video arte e la performance, Schneemann riscrive una personale storia dell’arte, rifiutando l’idea di una storia narrata esclusivamente dal punto di vista maschile.»

Il riconoscimento a Carolee Schneemann sarà consegnato sabato 13 maggio 2017 a Ca’ Giustinian, sede della Biennale di Venezia, nel corso della cerimonia di premiazione e inaugurazione della Biennale Arte 2017, che aprirà al pubblico nello stesso giorno alle ore 10.

Gli esordi e le performance "rivoluzionarie"

L’opera di Carolee Schneemann, inizia nei primi anni ’60 nel mondo del cinema sperimentale, della musica, della poesia, della danza e degli Happenings, caratterizzandosi per i suoi esperimenti nelle tecnologie cinetiche nonché per la sua ricerca nelle morfologie visive arcaiche, nel piacere di affrontare i tabù della società e di rappresentare il corpo dell’artista in una relazione dinamica con il corpo sociale. Utilizzando una vasta gamma di fonti e materiali, il lavoro di Schneemann mette insieme pittura, disegno, performance, video e installazioni, arrivando a trasformare la definizione stessa di arte, e in particolar modo come questa si declina rispetto al corpo, alla sessualità e al genere.

Sebbene sia nota soprattutto per le sue performance, Schneemann si definisce una pittrice e considera il suo processo artistico come un’estensione dei principi pittorici al di fuori della tela. A partire dagli anni ’50, quando era studentessa al Bard College e poi alla Columbia University, ha iniziato a dipingere sotto l’influenza dell’Espressionismo Astratto. Nei suoi dipinti, Schneemann spezzava le figure nello spazio pittorico, inserendo oggetti all’interno delle tele e creando assemblaggi che si sviluppavano oltre il dipinto. Una delle sue opere più rappresentative, Eye Body (1963), segna un momento di transizione dalla pittura all’elaborazione di una più vasta gamma di mezzi espressivi, come la produzione di film, la video arte e la performance, nonché il suo duplice ruolo di immagine e di creatrice di immagine.

Meat Joy, una performance del 1964, rappresenta un'altra pietra miliare nello sviluppo della Performance Art. Quest’opera dionisiaca di teatro cinetico, definita dall’artista come una “celebrazione della materialità della carne”, esplora il modo in cui cambiano le dinamiche sociali quando vengono meno restrizioni e tabù.

Il suo film erotico Fuses (1968) è composto da un collage di immagini esplicite, girate dalla artista stessa, che mostrano un rapporto sessuale tra lei e il suo compagno di allora, il compositore James Tenney. Considerato il primo film erotico femminista, Fuses rappresenta da un lato il tentativo di smantellare la costruzione patriarcale dell’erotismo e dall’altro un potente tributo alla libertà sessuale. Attraverso la sovrapposizione, il collage, la pittura, il montaggio e il burning, Fuses estende gli impulsi pittorici di Schneemann in un’esplorazione dell’estasi sessuale.

Interior Scroll (1975) è una performance in cui Schneemann, nuda, estrae una pergamena dalla sua vagina. Un’opera emblematica della Body Art femminista che racchiude le preoccupazioni di natura sessuale, politica ed estetica del movimento.

In Up to and Including her Limits (1973-1976), Schneemann ha tradotto il gesto in performance, usando il suo corpo sospeso come un arnese per dipingere, rivisitando la storia prevalentemente maschile dell’Espressionismo Astratto e l’action painting.

L’opera di Schneemann ha sempre messo in contrasto l’immaginario dell’intimo quotidiano e dell’erotico sacro con la distruzione e la guerra. Le atrocità della guerra del Vietnam sono state negli anni ’60 al centro dei suoi film e delle sue performance, tra cui Viet-flakes (1965) e la performance cinetica multimediale Snows (1967). Attraverso la video installazione, la fotografia e la pittura, Schneemann esplora l’invasione e la devastazione del Libano negli anni ’80, l’11 settembre e il crollo del World Trade Center, oltre a una serie di altri disastri pubblici e personali. Ciò che unisce ognuna di queste opere non è solo un motivo visivo ricorrente – la rappresentazione delle atrocità della guerra – ma anche la natura profondamente personale, quasi intima, delle eulogie e dei lamenti di Schneemann.

Durante gli anni ’80, Schneemann continua a rompere i tabù sociali con Infinity Kisses (1981-88), una serie di 140 fotografie scattate nell’arco di oltre otto anni, che ritraggono i baci che l’artista riceveva dai suoi gatti ogni mattina. Nel mostrare l’intimità tra gatto e artista, Infinity Kisses si interroga sul ruolo centrale del non-umano nell’universo erotico dell’artista e sulla comunicazione tra specie diverse.

La sfida che Schneemann lancia alle convenzioni sociali continua con Vulva’s Morphia (1992-97), che raccoglie diversi testi, foto, disegni di rappresentazioni scultoree preistoriche di  vulve. Nel testo di installazione, una personificazione della vulva scopre di essere soggetta a molti pregiudizi: ad esempio, da un punto di vista puramente biologico, essa non è altro che un “amalgama di proteine e ormoni”.

Le opere realizzate negli anni ’90 e 2000, come Mortal Coils (1995) e Vespers Pool (2000), sono incentrate su rappresentazioni simboliche e figurative della morte che si muovono tra i mondi del conscio e dell’inconscio, insistendo sulla funzione degli oggetti d’arte come tramite mistico verso il regno della morte.

Nel 1996 il New Museum of Cotemporary Arts ha presentato la prima retrospettiva personale di Schneemann in un contesto museale. Di recente l’opera di Schneemann ha ricevuto una rinnovata attenzione grazie alla retrospettiva Carolee Schneemann: Kinetic Painting al Museum der Moderne di Salisburgo (Austria) nel 2015. La mostra itinerante sarà al Museum für Modenre Kunst Frankfurt am Main di Francoforte (Germania) e al MoMa PS1 (New York) nel 2017.

Le opere di Schneemann sono presenti nelle collezioni dei più grandi musei del mondo, come il Museo Nacional de Arte Reina Sofia (Madrid), Museum of Modern Art (New York), Whitney Museum of American Art (New York), Tate Modern (Londra), Centre George Pompidou (Parigi), Hirshhorn Museum and Sculpture Garden (Washington).

 

Selezione delle mostre personali principali
 

2017: Carolee Schneemann: Kinetic Painting, MoMA PS1, New York, Stati Uniti

2017: Carolee Schneemann: Kinetic Painting, Museum für Moderne Kunst Frankfurt am Main, Germania
2017: Body and Soul: Performance Art – Past and Present Group Exhibition Curated by Elga Wimmer, Evento Collaterale Biennale Arte 2017, Venezia, Italia

2016: Further Evidence… Exhibit A…Exhibit B… Double Gallery Solo Exhibition at PPOW Gallery and Galerie Lelong, New York, NY

2016: Postwar – Art between the Pacific and Atlantic 1945 – 1965, Haus der Kunst, Curata da Okwui Enwezor, Monaco

2016: A Feast of Astonishments: Charlotte Moorman and the Avant-Garde, 1960s–1980s , The Block Museum of Art, Evanston, IL

2016: Performing for The Camera, Group Exhibition, Tate Modern, Londra
2015: Carolee Schneemann: Kinetic Painting, Museum der Moderne, Salisburgo, Austria

2015: Sequences VII, Biennial Honorary Artist, solo exhibition at Kling and Bang Gallery, Reykjavik, Islanda

2014: Lost Meanings of The Christmas Tree, Site Specific Installation and Performance at the Whitney Museum of American Art, New York, NY

2014-2015: The Artist Institute, Year Long Artist Residency and Exibitions Curated by Jenny Jaskey, Hunter College, New York, NY

2014: T-Space, Rhinebeck, NY: Flange 6rpm, Solo Exhibition, Rhinebeck, NY
2014: Carolee Schneemann: Precarious, Musée départemental d’art contemporain de Rochechouart, Francia
          Carolee Schneemann: Then and Now, MUSAC, León, Spagna
2013: Then and Now Carolee Schneemann: oeuvres d’Histoire, Musée départemental d’art contemporain de Rochechouart, Francia
2012: Carolee Schneemann: Within and Beyond the premises, Krannert Art Museum, University of Illinois a Urbana-Champaign, Illinois, USA
2010: Carolee Schneemann: Within and Beyond the Premises, Samuel Dorsky Museum of Art, SUNY New Paltz, New York, USA
2007: Carolee Schneemann: Breaking Borders, MOCCA, Toronto, Canada
2002: Interior Scroll, Center for Curatorial Studies Museum, Bard College, New York, New York
1997: Schneemann in Bonn, Frauen Museum, Bonn, Germania
1996: Carolee Schneemann: Up to and Including Her Limits, New Museum of Contemporary Art, New York
1995: Carolee Schneemann: Compositions with Interior Scroll, Mount Saint Vincent University Gallery, Nuova Scozia, Canada
Moral Coils and Up To and Including Her Limits, Kunstraum, Vienna, Austria

1988: Self-Shot, Emily Harvey Gallery, New York
1986: Recent & Early Work, Henri Gallery, Washington, DC
1985: Recent Work, Max Hutchinson Gallery, New York
1984: Kent State University, Department of Fine Arts, University Gallery, Kent, OH
          Maryland Institute College of Art, Baltimore, MD
          Performed Paintings and Works on Paper, Kleinart Gallery, Woodstock, New York
1983: Recent Work, Max Hutchinson gallery, New York
           Colby-Sawyer College, New London, NH
           Works on Paper, Rutgers University, Douglass College, New Brunswick
1982: Early Work, Max Hutchinson gallery, New York
1981: Image/Texts and Debris Grid, Real Art Ways, Hartford, Ct
          Image/Texts, Washington Projects for the Arts, Washington
          Fresh Blood: A Dream Morphology, Washington Projects for the Arts, Washington
1980: Dirty Pictures, A.I.R. Gallery, New York
1979: ABC – We Print Anything – in the Cards, Gallery De Appel, Amsterdam, Olanda
          Forbidden Actions, C Space, New York
          Bard College, Annandale-on-Hudson
1977: Multiples, Archives Francesco Conz, Italia
          ABC – We Print Anything – in the Cards, Gallery De Appel, Amsterdam, Olanda
1974: Up To And Including Her Limits, University Art Museum, Berkeley, California
1964: Meat Joy, Festival of Free Expression, Parigi
          The Sale, Artist’s Studio, New York
1963: Eye Body, Artist’s Studio, New York
1962: Mink Paws Turret, Artist’s Studio, New York