fbpx Biennale Teatro 2018 | Simone Aughterlony e Jorge León - Uni * Form
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Teatro

Simone Aughterlony e Jorge León - Uni * Form



(2015, 75’) prima italiana

creato con e interpretato da Simone Aughterlony, Davis Freeman, Nada Gambier, Kiriakos Hadjiioannou, Jen Rosenblit, Hahn Rowe, Gary Wilmes
idea Simone Aughterlony, Jorge León
consulenza drammaturgica Saša Božic, Alain Franco
musica Hahn Rowe
luci Florian Bach
costumi Judith Steinmann
body object design Marion Montel, Judith Steinmann
direzione tecnica Ursula Degen, Marie Prédour
direttore di produzione Michael Nijs, Sina Kießling
produzione Simone Aughterlony, Verein für allgemeines Wohl e Jorge León - Present Perfect asbl
coproduzione Zürcher Theater Spektakel, SPIELART München, Kaserne Basel, HAU Hebbel am Ufer Berlin, Charleroi Danses, Théâtre de Liège, Gessnerallee Zürich, de facto Zagreb, BIT Teatergarasjen Bergen, Théâtre Garonne, Scène européenne Toulouse, House on Fire
con il supporto del Culture Programme of the European Union
con il sostegno di NATIONALES PERFORMANCE NETZ (NPN) - Coproduction Fund for Dance, finanziato dal Federal Government Commissioner for Culture and the Media sulla base di una decisone del German Bundestag, Zagreb City Council for Culture, Ministry of Culture of Republic of Croatia, Kultura Nova Foundation, Fachausschuss Tanz & Theater BS/BL, Stanley Thomas Johnson Foundation, City of Zurich, Canton of Zurich Fachstelle Kultur e Swiss Arts Council Pro Helvetia
un ringraziamento speciale a UferStudios Berlin e Myriam Van Imschoot

 

Con l’acquisto del biglietto per questo spettacolo avrete la possibilità di assistere alla performance Oblò (30’) delle ore 20.15 presso Arsenale Foyer Tese (ingresso gratuito fino a esaurimento posti).

 

Spettacolo vietato ai minori di 14 anni
Lo spettacolo prevede nudità in scena

Commento dell'autrice

In Uni * Form, un altro presunto binomio, quello del dominio e della sottomissione, si complica attraverso la rappresentazione della divisa della polizia che porta alla saturazione della rappresentazione e all’inspiegabile. Gruppo che detiene ed esercita un potere discrezionale su tutta la società, il corpo di polizia è simultaneamente parte del tessuto sociale e ai margini dello stesso, una rete imposta che soffoca il dissenso o qualsiasi cosa si esprima in antitesi alla struttura sociale normativa. In Uni * Form, i performer travestiti interagiscono in un ambiente delimitato che confonde i confini stabiliti e rimette in gioco l’imprevedibile abuso di distanza e contatto associato al controllo poliziesco. Al centro della performance c’è un gioco tra il dominio del desiderio, l’ubiquità del potere e un profondo interesse per le interazioni umane e non-umane, con i performer che creano modi per riuscire a evocare un senso di solidarietà e percorrono l’inevitabilità dell’essere intimamente legati.
Irriverenti verso la funzione che la divisa simboleggia, le loro azioni e interazioni rappresentano un paradosso tra la familiarità del riconoscimento immediato e l’alienazione dell’immedesimazione. Circondati ed esaminati dal pubblico, i performer in divisa cercano di fare il loro “lavoro da poliziotti”. Provano, falliscono, riprovano e scoprono che il fallimento è il loro stile. In questi esempi inquietanti e inquieti di personificazione, la vulnerabilità di tutti i corpi emerge e diventa tangibile. Il potere è una forza ma hanno dimenticato come organizzarla.
L’inefficienza del loro “lavoro da poliziotti” si prende del tempo e l’indistinto genere sessuale dei corpi incrementa l’ambiguità delle immagini che appaiono e si dissolvono. L’autorità è nello sguardo del pubblico, ma verso chi dovrebbe essere indirizzata la sua simpatia e la sua antipatia? L’abuso non è mai lontano. La sessualità può essere fonte di potere ma tende a incombere, addensandosi in nubi minacciose. Se togliamo alla polizia la sua autorevolezza, che tipo di gioco teatrale viene chiamato in causa? Forse uno scenario mutevole in cui dominio e sottomissione sono forze correlate che resistono all’uniformarsi a semplice binomio e, come il potere, sono messe in pratica più che possedute?

Teatro alle Tese

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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