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La Biennale di Venezia

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Nest of Silence

Nest of Silence (2025)
installazione sonora multi-canale

Nest of Silence

di Caterina Barbieri
sound design in collaborazione con Thierry Coduys, Ruben Spini
cura e produzione La Biennale di Venezia

Padiglione Italia, Expo 2025
Osaka, 16 aprile > 13 ottobre 2025

 

Nest of Silence è un’installazione sonora multi-canale ideata dalla compositrice italiana Caterina Barbieri per il giardino del Padiglione Italia di Expo Osaka 2025. L’opera accompagna il cammino dei visitatori in un’esperienza di ascolto immersiva, dove sintesi, voce e canti di uccelli si fondono interrogando il rapporto di simbiosi creativa tra macchinico e organico.

L’installazione riflette la concezione musicale propria di Caterina Barbieri, secondo cui elementi compositivi quali ripetizione e permutazione di pattern inducono nell’ascoltatore stati di trance e alterazione di coscienza e intensità emotiva. In maniera simile, Nest of Silence invita l’ascoltatore a un processo di metamorfosi percettiva, in cui l’ascolto profondo e l’interconnessione tra umano, macchina e natura si rivelano condizioni essenziali per trovare nuovi modi di coesistere nella città ideale del futuro – un tema caro al Padiglione Italia.

Man mano che ci si addentra nel percorso, i pattern cristallini e ipnotici caratteristici della ricerca compositiva dell’artista italiana, si destrutturano dialogando con registrazioni vocali e ambientali scelte appositamente per il contesto del giardino: oltre alla voce, il fruscio del vento, il canto e il battito d’ali degli uccelli rispondono alle intricate sequenze di sintesi modulare analogica proprie della pratica strumentale di Caterina Barbieri. Questo processo di ibridazione timbrica conduce a una rarefazione progressiva della trama sonora, rivolgendo l'attenzione dei visitatori allo spazio circostante, ai suoi rumori e ai suoi silenzi, dissolvendo i confini tra il linguaggio elettronico e l’ambiente naturale.

“In questo lavoro, sono stata ispirata dal silenzio come luogo di fertilità e rigenerazione dei significati. In questo nido del silenzio, nasce la musica del mondo, e ci invita alla contemplazione dell’impermanenza del vuoto. Il suono nasce e muore nel silenzio, coltivando la necessità vitale di una negoziazione tra presenza e assenza, dissoluzione e rinascita” scrive Caterina Barbieri.

Il visitatore è invitato a percorrere questo cammino alla sua velocità, offrendosi a un ascolto immersivo e prolungato, in cui il suono non è vissuto solamente come fenomeno estetico ma come organismo vivo capace di modificare la nostra percezione del tempo e dello spazio in relazione al contesto naturale e tecnologico. In questo senso, Nest of Silence riflette l’estetica musicale di Caterina Barbieri, per cui la ripetizione sonora non è semplice iterazione ma agente di cambiamento ed evoluzione percettiva.

La progettazione tecnica dell’installazione e il suo arrangiamento multi-canale è stato sviluppato con il sound designer francese Thierry Coduys. La concettualizzazione dell'opera è stata sviluppata in collaborazione con l’artista multidisciplinare italiano Ruben Spini. Le registrazioni di uccelli sono state eseguite dalla field recorder inglese Sarah Keirle.