fbpx Biennale Architettura 2023 | Carnival Film Screenings (27.09)
La Biennale di Venezia

Your are here

Architettura

Carnival Film Screenings (27.09)



Il cinema e l'architettura sono inestricabilmente legati. Entrambi i mezzi coinvolgono lo spazio, il tempo e le persone, ed entrambi utilizzano la narrazione per esplorare la condizione umana. Gli architetti, come i registi, trasformano la finzione in realtà. In questo "mini-festival del cinema" distribuito su due giorni, architetti, educatori, artisti e registi di fama esplorano le avvincenti sovrapposizioni, affinità e tensioni tra spazio, edifici, immagini in movimento e rappresentazione. Due tavole rotonde moderate dalla curatrice Lesley Lokko esaminano la complessa e ricca relazione tra queste due affascinanti discipline.

Mercoledì 27 settembre:
Dalle 14.00 alle 15.15 proiezioni dei cortometraggi Inhabiting Hybridity: Letters from the Middleground (di UNIT 24 - VitikaAgrawal);  My Land, Mine Land (di UNIT 24 - Paris Gazzola); Robots of Brixton (di Kibwe Tavares); Planet City (di Liam Young); The Great Endeavor (di Liam Young); Ferenj (di Ainslee Alem Robson); Beck Road (di Ewa Effiom)
Dalle 15.25 alle 18.45 seguiranno due tavole rotonde con: Noemi Blager, Luis Urbano, Ila Bêka& Louise Lemoine, Ewa Effiom, Penelope Haralambidou, Mike Tite, Ainslee Alem Robson, Liam Young.

Leggi di più

Inhabiting Hybridity: Letters from the Middleground (7’)
di UNIT 24 – Vitika Agrawal

Inhabiting Hybridity è un film saggio di architettura sul sincretismo delle culture britannica e indiana, che commenta l'esperienza dell’essere radicati in molti luoghi attraverso la progettazione di una struttura architettonica in pietra.
Vitika Agrawal è laureata alla Bartlett School of Architecture, University College di Londra. Il suo cortometraggio ha ricevuto la Bartlett Medal 2022.

 My Land, Mine Land (6’)
di UNIT 24 – Paris Gazzola

Paris Gazzola’s My Land, Mine Land è un'indagine sulle città minerarie aurifere nel deserto dell'Australia Occidentale, che scava nelle conoscenze indigene soppresse per reimmaginare una vita nel deserto basata sulle risorse locali, la bonifica e la coesistenza.
Paris Gazzola è assistente di architettura presso dRMM. Si è laureata con lode alla Bartlett School of Architecture. My Land, Mine Land è stato premiato con la Bartlett Medal.

Robots of Brixton (6’)
di Kibwe Tavares

Parte della 18. Mostra Internazionale di Architettura, The Laboratory of the Future (Force Majeure), Robots of Brixton utilizza i robot come metafora di un futuro arrivo di immigrati nel Regno Unito. Il film mostra Brixton come un'area degenerata e dimenticata, abitata dalla nuova forza lavoro robotica, costruita e progettata per svolgere tutti i compiti che gli esseri umani non sono più disposti a fare.
Kibwe Tavares è un regista e architetto britannico. È cofondatore di Factory Fifteen, studio che utilizza l'animazione e le tecnologie emergenti per spiegare l'ambiente costruito.

Planet City (16’)
di Liam Young

Planet City racconta di una città immaginaria per 10 miliardi di persone, l'intera popolazione della Terra, che ha restituito il resto del mondo a una natura selvaggia su scala globale e riconsegnato le terre rubate. Il film segue una processione festiva continua che danza attraverso la città in un ciclo di 365 giorni. Ogni giorno si incrocia con un carnevale, una cultura e una celebrazione diversa, cambiando il ritmo e passando attraverso nuovi colori, costumi e cacofonie.

The Great Endeavor (9’)
di Liam Young

Per raggiungere gli attuali obiettivi climatici è necessario sviluppare la capacità di rimuovere l'anidride carbonica esistente dall'atmosfera e di immagazzinarla nel sottosuolo su scala di gigatoni. Parte di The Laboratory of the Future (Dangerous Liasions), The Great Endeavor affronta questa sfida con ottimismo, collaborando con una rete di scienziati e tecnologi per immaginare come potrebbe essere la costruzione di questa infrastruttura.
Liam Young è un regista e architetto di origine australiana. Definito dalla BBC "L'uomo che progetta il nostro futuro", il suo lavoro esplora i confini sempre più labili tra film, fiction, design e narrazione con l'obiettivo di immaginare il futuro della città. 

Ferenj (11’)
di Ainslee Alem Robson

Parte della 18. Mostra Internazionale di Architettura, Ferenj è una forma sperimentale di pensiero emancipatorio, che rivendica l'identità mista etiope-americana dell’autore e ridefinisce i confini tra memorie frammentate e immaginario digitale.
Ainslee Alem Robson è una pluripremiato regista, scrittrice e artista mediatica etiope-americana, nonché attuale borsista del Sundance-NEH.

Beck Road (16’)
di Ewa Effiom

Un’indagine sul passato, presente e futuro dell'omonima strada. Il film è una risposta all'atto di decontestualizzare la strada, quando essa viene utilizzata come set cinematografico. Beck Road cerca di mettere al centro della scena la morfologia urbana e le storie a essa associate, ispirandosi a I Walk on Water di Khalik Allah per creare un'istantanea del luogo che va oltre la critica.
Ewa Effiom è un architetto, scrittore, produttore e regista belga-nigeriano con sede a Londra. I suoi film Eagle Mansions e Beck Road sono stati proiettati in festival internazionali in Europa e Australasia.

Teatro Piccolo Arsenale

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA, 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

Scopri la sede

Vedi su Google Maps

Condividi su

Share on FacebookShare on XShare on LinkedINSend via WhatsApp