Il talento di Edoardo Daniele Villa per la scultura si manifesta precocemente nella città natale di Bergamo, dove gli vengono commissionati numerosi bassorilievi per case private ancor prima di compiere vent’anni. È membro del collettivo artistico degli Amadlozi, guidati dall’etica del riflettere su ciò che li circonda creando opere chiaramente ispirate all’Africa. Le sculture di Villa evidenziano la verticalità della figura umana, come si nota nell’opera allegorica Mother and Child. Nella sua semplicità astratta e purista, la resa di Villa evoca una struttura compositiva stereometrica. Stiliforme nella sua posizione eretta, Mother and Child è un flusso continuo di linee geometriche che accentua marcatamente lo stile degli elementi formali africani a cui si ispira. Villa dà priorità a linee, forme e dimensioni sferiche anziché scegliere espressioni facciali distinguibili, sottintendendo un principio universalista. A Johannesburg, negli anni Sessanta, Villa può avere accesso a collezioni pubbliche e private di arte africana. In questo periodo si osservano somiglianze stilistiche tra la sua opera e l’arte dell’Africa centrale.
—Zamansele Nsele