Scrivere di teatro
Bando nazionale dedicato a giovani laureate/i italiane/i under 30, studiose/i di Teatro per la scrittura di testi che saranno raccolti in una pubblicazione della Biennale di Venezia.
La ricerca sarà sul campo: le/i candidate/i selezionate/i saranno invitate/i ad assistere al programma del 52. Festival Internazionale del Teatro e agli incontri con le/gli artiste/i sui loro lavori e sulla loro poetica.
I/le giovani studiose/i, partendo dal tema proposto dai Direttori del Settore Teatro Stefano Ricci e Gianni Forte, porteranno avanti in Archivio, guidati da tutor, una ricerca di fonti, di riferimenti storici per la redazione di un testo da un minimo di 10 a un massimo di 15 cartelle dalla sua prima bozza alla versione per la stampa.
Saranno selezionati al massimo 3/4 partecipanti.
Il progetto prevede tre fasi di attività a Venezia nelle sedi della Biennale di Venezia (Ca’ Giustinian, Arsenale, Biblioteca della Biennale ai Giardini, Archivio Storico al VEGA).
Titolo e tema:
Niger et Albus è il labirinto, un tracciato inestricabile che ci accompagna lungo il corso del tempo a disposizione. La capacità di rintracciare un sentiero seguendo il proprio istinto senza affidarsi al senso comune, per evitare di ritrovarsi, poi alla fine, allo stesso punto di partenza. Stanchi, sordi, sazi di cibo scadente, senza sapere perché - e cosa - cercassimo.
Niger et Albus è lo sforzo dello strappo, la rivoluzione, la schiena dritta dinamitarda contro il deserto culturale accondiscendente. Bianco, nero, direzioni precise, senza esitazioni, senza ripensamenti. Labirinto come purificazione, Niger et Albus è la bussola espressiva per recuperare il sorgere di un globo infuocato, mai tiepido; un contrasto, una dualità che stravolge smantellando i falsi idoli.
A partire da queste intenzioni, assieme al tutor, i/le giovani/e studiosi/e assisteranno agli spettacoli della Biennale Teatro e seguiranno tutte le attività in programma. Parallelamente, si enucleeranno alcuni nodi tematici suggeriti proprio dalla visione degli spettacoli e dalle sollecitazioni degli artisti coinvolti.
In questa fase, si comincerà a frequentare anche l’Archivio Storico della Biennale per capire come far risuonare i temi desunti da questa edizione del festival internazionale Biennale Teatro con i temi esplosi nelle passate edizioni della Biennale: non solo Teatro, ma anche Cinema e Arti Visive.
Una volta stabiliti i temi e i percorsi dei singoli studi, durante la seconda fase, il lavoro di ricerca verrà ulteriormente approfondito sempre in Archivio così da costruire una scaletta precisa di ogni singolo lavoro, da concepire come un breve saggio critico o un lungo articolo.
Durante la terza fase, a partire dai singoli saggi che a questo punto del tempo saranno imbastiti e resi fruibili per una lettura, si concluderà la ricerca.
Tutor: Katia Ippaso
Giornalista e drammaturga, scrive di teatro per Il Venerdì di Repubblica e per Il Messaggero. Dall’estate del 2020, conduce Pantagruel per Radio 3. Come saggista, con Editoria e Spettacolo ha pubblicato: L’isola che c’era, grandi maestri al Teatro Ateneo (2020), Le voci di Santiago (reportage dal Cile), Io sono un’attrice – I teatri di Roberto Latini e Amleto a Gerusalemme (reportage dalla Palestina). Nel luglio 2017 è uscito Professione attore, libro commissionato dal Nuovo Imaie. Nel 2008 pubblica per Perrone il suo primo romanzo, Nell’ora che è d’oro, ambientato a New York. È inoltre autrice di una serie di documentari che raccontano i grandi attori del cinema italiano (Anna Magnani, Ugo Tognazzi, Totò…), trasmessi su Sky Cinema. Per lo Speciale Fahrenheit 9/11, approfondimento sul film di Michael Moore, si è guadagnata il secondo premio al New York Tv Film Festival. Il suo testo teatrale Doll is mine si è guadagnato l’Aide à la création da parte del Ministero della Cultura Francese, ed è stato messo in scena al Theatre de Nesle di Parigi con la traduzione e la regia di Arturo Armone Caruso e a Roma nell’estate del 2018 all’interno della rassegna “Il Giardino ritrovato”. L’anno precedente, sempre con la regia di Arturo Armone Caruso, è stato messo in scena Hikikomori, scritto con Marco Andreoli, con Luisa Marzotto e Giulio Pranno.
Un altro suo lavoro per la scena, Paranza il Miracolo, ritratto dolce-amaro dell’Italia di oggi, ha vinto l’edizione 2013 dei Teatri del Sacro ed è stato rappresentato, con la regia di Clara Gebbia e Enrico Roccaforte, dagli stabili di Palermo, Roma, e Milano. Il suo testo Non domandarmi di me, Marta mia, sul carteggio Luigi Pirandello-Marta Abba, ha debuttato con Elena Arvigo e la regia di Arturo Armone Caruso al Napoli Teatro Festival edizione 2019 ed è tuttora in tournée. Negli anni, ha tenuto seminari e laboratori di critica teatrale e scrittura drammaturgica presso l’Università di Roma La Sapienza (cattedra di Antonella Ottai) e in diverse Accademie di teatro. Presso il TeatroBasilica di Roma, a fine 2021, ha condotto, assieme ad Antonio Calenda e Alberto Bassetti, un workshop su “Il trucco e l’anima” di Angelo Maria Ripellino, finalizzato alla messa in scena di due testi teatrali scritti dagli allievi drammaturghi.
STRUTTURA DEL PROGETTO
Prima fase – dal 15/06/2024 al 30/06/2024
partecipazione alle attività programmate nell’ambito del 52. Festival Internazionale di Teatro (16 giornate) e attività di ricerca presso l’Archivio Storico e la Biblioteca guidate/i dalla tutor.
Seconda fase – dal 23/09/2024 al 27/09/2024
specifica attività di ricerca presso l’Archivio Storico e la Biblioteca guidate/i dalla tutor;
alla data del 31/10/2024 è fissata la scadenza per l’invio della prima bozza del testo.
Terza fase – dal 11/11/2024 al 15/11/2024
Attività di analisi e approfondimento della prima bozza del testo assieme alla tutor presso l’Archivio Storico e la Biblioteca;
alla data del 15/12/2024 è fissata la scadenza per l’invio del testo definitivo.
CONDIZIONI E REGOLE DI PARTECIPAZIONE
La partecipazione al progetto comporta l’obbligo di frequenza alle tre fasi di attività.
Saranno selezionati al massimo 3/4 partecipanti.
I selezionati potranno usufruire di una foresteria in condivisione messa a disposizione dalla Biennale di Venezia.
La Biennale di Venezia metterà inoltre a disposizione dei partecipanti l’abbonamento ai trasporti pubblici locali e i pasti (pranzi).
A ogni candidato selezionato sarà richiesto il pagamento per i diritti di segreteria pari a € 80,00 (IVA inclusa, non rimborsabili) che dovranno essere versati esclusivamente tramite carta di credito successivamente alla comunicazione di ammissione e comunque non oltre la data che verrà indicata.
MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE
Documentazione
La documentazione – che dovrà essere inviata esclusivamente tramite formulario online – è costituita da:
a) Curriculum vitae – si prega inoltre di specificare
a.1) titolo di laurea conseguito triennale/magistrale o titolo equivalente/equipollente
a.2) titolo tesi di laurea, percorso di studi
a.3) lingue straniere conosciute e livello (inglese ed eventuale seconda lingua)
b) invio di 2 testi
1 - lettera di motivazione (lunghezza massima 2 cartelle)
2 - un elaborato, comprensivo di riferimenti bibliografici, su uno spettacolo di teatro contemporaneo visto (lunghezza massima 2 cartelle)
La Biennale si riserva comunque di modificare, annullare o interrompere l’iniziativa di cui trattasi non costituendo l’avviso o la selezione alcun vincolo contrattuale in capo alla stessa né darà diritto al rimborso di qualsiasi spesa al di fuori di quanto sopra previsto.
L’accettazione e l’osservanza di tutte le condizioni del Bando Biennale College ASAC – Scrivere in residenza - Teatro è condizione per l’esame delle candidature.
Data di pubblicazione del bando: lunedì 13 maggio 2024
Scadenza invio candidature: domenica 2 giugno 2024