PEEPING TOM (L’occhio che uccide, 101’)
di Michael Powell
con Carl Böhm, Moira Shearer, Anna Massey
Gran Bretagna, 1969
Restauro a cura di The British Film Institute
Introduce Marco Contino
“Se c’è un film che merita l’etichetta di “capolavoro dark”, è questo: Carl Böhm interpreta Mark, un addetto alla messa a fuoco in uno studio cinematografico, pornografo part-time e regista amatoriale compulsivo, che ha accumulato una collezione di filmati porno in bianco e nero che lo ritraggono mentre uccide prostitute – con una raffinatezza ancora più orrenda, rivelata solo alla fine. [...] Non c’è quasi nulla di più straordinario nel cinema britannico della passione di Mark nello squallido studio fotografico, quando vede che la sua nuova modella ha una brutta deformità: “Hanno detto che non c’è bisogno di fotografare la mia faccia”, sogghigna lei con una spavalderia struggente e vuota. “Lo voglio... lo voglio!”, rantola lui. Un’esperienza intimamente inquietante”. (Peter Bradshaw)
“Peeping Tom sintetizza i legami tra orrore, pornografia, sadomasochismo, sessualità e il semplice atto del guardare e fare del cinema”. (Emanuela Martini)
“È un film maledetto, estremo, che disturba. Rimosso (in ogni senso) alla sua uscita, è presto diventato un classico. Che lavora sulla saturazione dei codici di genere, da horror altamente intellettualizzato, e provocatorio sotto vesti dimesse. Nel suo climax erotico-estetico, è la più audace mise en abîme del cinema come vampirismo e lettura di un inconscio”. (Gianni Volpi)