
Per l’occasione, la mostra di fotografie B74-78 (apertura 30 marzo) e un convegno di studi (30-31 marzo) sulle Biennali 1974-1978.
“L’Archivio Storico è il luogo da cui e verso il quale transitano le memorie e i documenti del passato ma è anche il luogo dell’archivio del nostro futuro” (Paolo Baratta).
L’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) tutela, conserva e valorizza il patrimonio documentale della Biennale di Venezia e delle arti del Novecento, raccolto dal 1895 a oggi.
L’ASAC, oltre all’attività di conservazione, catalogazione inventariazione e ricerca, valorizza il patrimonio documentario prodotto dalla Biennale. Cura mostre promosse direttamente e collabora con i vari settori della Fondazione alla realizzazione delle manifestazioni. La promozione del patrimonio si esplica anche all’esterno della Fondazione, attraverso la circolazione di documenti e di opere concessi in prestito a istituzioni italiane ed estere.
Dal 2010 è attivo un programma di mostre temporanee realizzate con documenti dell’Archivio, dove vengono portati alla luce frammenti della storia della Biennale di Venezia. Le mostre sono allestite nel Portego di Ca’ Giustinian, sede della Biennale, con ingresso libero.
Amarcord - Frammenti di memoria dall’Archivio Storico della Biennale, 1895-1999; L'idea del corpo - Merce Cunningham, Steve Paxton, Julian Beck, Meredith Monk e Simone Forti dall’Archivio della Biennale 1960-1976, e Registe alla Biennale - Biennale Teatro 1934-2016, sono ora disponibili in modalità digitale.
Attraverso le sue collezioni archivistiche, l’Archivio della Biennale fornisce a un pubblico di studenti e ricercatori servizi concernenti la documentazione, la ricerca e la sperimentazione nel campo delle arti contemporanee oltre che nelle discipline di archivistica e biblioteconomia.