Workshop di critica teatrale

In quanti modi si può raccontare lo spettacolo dal vivo? Quanto in profondità agiscono le arti performative, anche al di là dell’evento che si condivide fra scena e platea? Quali tracce lascia il teatro nei mondi in cui ciascuno vive, lavora, crea? 
Sono, questi, alcuni degli interrogativi che abbiamo condiviso immaginando il workshop di critica teatrale per la Biennale Teatro 2025, nell’idea – seguendo l’invito del Direttore Willem Dafoe – non necessariamente di trovare subito risposte, ma di “sollevare domande” e provare, durante il Festival, a generarne di nuove. 
È per questo che il workshop assume le forme di un vero e proprio laboratorio. Insieme alle persone che vi prendono parte – Anna Battistella, Matilde Sofia Callegari, Rossella Cutaia, Giulia Pellin Mattiocco, Elisabeth Sassi – seguiremo spettacoli, talk, processi di lavoro e sperimenteremo ogni giorno i molteplici modi in cui è possibile raccontarli. In alcune occasioni, il laboratorio “aprirà le sue porte” su questa pagina web, per condividere pubblicamente le ricerche che stiamo svolgendo e far circolare in una comunità più ampia le domande che nascono sul senso di fare teatro, critica e cultura nel nostro tempo.
Se il “teatro è corpo” e il “corpo è presente”, ci chiediamo come possa agire la critica, per la quale immaginiamo un corpo individuale e collettivo insieme, capace di farsi attraversare dall’esperienza del teatro, per restituirla in tutta la sua presenza.

Roberta Ferraresi e Massimo Milella