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La mostra “B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico” all’ADI Design Museum di Milano
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La mostra “B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico” all’ADI Design Museum di Milano

Fino al 7 settembre una ricca selezione di immagini ripercorre il quadriennio di attività artistiche della Biennale sotto la presidenza di Carlo Ripa di Meana (1974-1978).

B74-78. Lorenzo Capellin., Un racconto fotografico

È stata inaugurata ieri, giovedì 3 luglio, presso l’ADI DESIGN MUSEUM di Milano (Piazza Compasso d’Oro 1 – Milano), la mostra B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico, che attraverso una ricca selezione di immagini ripercorre il quadriennio di attività artistiche della Biennale sotto la presidenza di Carlo Ripa di Meana (1974-1978).

La selezione di fotografie esposte ripropone una parte del percorso espositivo realizzato nel marzo del 2023 nel Portego di Ca’ Giustinian, sede de La Biennale di Venezia, in occasione dell’acquisizione, da parte dell’Archivio Storico della Biennale, del Fondo Lorenzo Capellini.

“Fotografo e testimone di numerosi episodi del XX secolo e di momenti emblematici di varie edizioni della Biennale di Venezia – spiega Debora Rossi, responsabile dell’Archivio Storico della Biennale – Capellini documenta qui la straordinaria e vivacissima programmazione culturale promossa dalla presidenza di Ripa di Meana, un periodo significativo e tuttora oggetto di studio per le nuove generazioni, anche perché anticipava gli sviluppi futuri dell’Istituzione.”

Tra le immagini spiccano le proposte di Vittorio Gregotti, chiamato ad occuparsi del Settore Arte e Architettura della Biennale: ai Magazzini del Sale nel 1975 la riproposizione della mostra Le macchine celibi di Harald Szeemann; la rassegna dei progetti Proposte per il Mulino Stucky; la mostra sul Razionalismo e l’Architettura in Italia durante il Fascismo. Vi si trova poi la documentazione della rassegna multidisciplinare Libertà al Cile, che sostituisce l’edizione della Biennale nel 1974, e quella della mostra del 1976 Spagna – Avanguardia artistica e realtà sociale 1936-1976; la celebre mostra Ambiente/Arte a cura di Germano Celant; non ultima, l’edizione della Biennale Arte 1978 Dalla natura all’arte, dall’arte alla natura.
Per il Settore Teatro affidato alla direzione di Luca Ronconi troviamo Peter Brook, Living Theatre, Bob Wilson, Jerzy Grotowski, Eugenio Barba con l’Odin Teatret, Ariane Mnouchkine con il Théâtre du Soleil, Memè Perlini e Dacia Maraini.
Per il Settore Musica c’è l’Orchestra da camera Internazionale Anton Webern diretta dal Maestro Marcello Panni; l’Accademia Internazionale di danza e gli Incontri Internazionali della danza del 1975.
Da ultimo, ma certo non per rilevanza, la rassegna multidisciplinare del Dissenso culturale del 1977 con convegni, mostre, seminari, tra cui la mostra La nuova arte sovietica: una prospettiva non ufficiale e la rassegna Cinema e Paesi dell’est.

Questa iniziativa, realizzata in collaborazione con l’ADI Design Museum di Milano, si inserisce nel programma dell’Archivio Storico ASAC e del Centro Internazionale di Ricerca sulle Arti Contemporanee: uno spazio non solo dedicato alla conservazione della memoria, ma anche alla progettazione di nuove attività, come College e workshop rivolti a studenti, ricercatori e studiosi, spesso in collaborazione e connessione con Università e altre Istituzioni culturali, come avviene in questa occasione. Nell’ambito di tali attività si organizzano incontri di studio su tematiche legate alle arti contemporanee, a partire dalla documentazione conservata nell’Archivio.