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Doppia Preapertura (26 agosto) in Sala Darsena per l’82. Mostra
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Doppia Preapertura (26 agosto) in Sala Darsena per l’82. Mostra

Origin di Yann Arthus-Bertrand (ore 18), il film sulla laguna di Venezia; Queen Kelly (ore 21), il capolavoro incompiuto di Erich von Stroheim con la diva Gloria Swanson. Proiezioni gratuite per i veneziani.

Il programma in Sala Darsena

Si svolgerà con un eccezionale doppio programma la Preapertura dell’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, che avrà luogo martedì 26 agosto alla Sala Darsena del Palazzo del Cinema (Lido di Venezia).

Alle ore 18 sarà presentato Origin (27’) il film sulla laguna di Venezia del grande regista e fotografo Yann Arthus-Bertrand, che al termine dialogherà con il Direttore artistico della Biennale Cinema Alberto Barbera e col curatore della Biennale Architettura Carlo Ratti.

Alle ore 21 sarà presentato Queen Kelly (1929, 1h e 45’), il leggendario capolavoro incompiuto del grande Erich von Stroheim con la diva Gloria Swanson, in una nuova versione restaurata con materiali ritrovati, con musica originale composta da Eli Denson ed eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble.

Al doppio programma della Preapertura, con inizio delle due proiezioni alle ore 18.00 e alle ore 21.00, sarà invitato il pubblico di Venezia attraverso la collaborazione con i quotidiani Il Gazzettino, La Nuova di Venezia e Mestre e il Corriere del Veneto.

 

Origin (27’) del fotografo, regista e ambientalista francese Yann Arthus-Bertrand, già presente alla Mostra del Cinema di Venezia con le sue opere Human (2015) e Woman (2019), è la versione estesa del corto introduttivo della sezione Natural Intelligence (Arsenale) della Biennale Architettura 2025, curata da Carlo Ratti - in corso ai Giardini e all’Arsenale fino al 23 novembre e intitolata Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. La Biennale Architettura 2025 invita alla collaborazione tra diversi tipi di intelligenza per ripensare insieme l’ambiente costruito. Realizzato con il sostegno della Veneto Film Commission, Origin racconta la laguna di Venezia con uno sguardo inedito, incoraggiandoci a guardare con occhi nuovi la natura che la compone, per preservarla al meglio.

Queen Kelly (1929, 1h e 45’), capolavoro incompiuto del grande regista (Femmine folli, Rapacità-Greed) e attore (La grande illusione, Viale del tramonto) Erich von Stroheim, prodotto e interpretato dalla diva più affascinante dell’epoca Gloria Swanson (Viale del tramonto) sarà proiettato in prima mondiale in una nuova versione restaurata con materiali ritrovati da Dennis Doros (Milestone Film & Video), che nel 1985 aveva già realizzato una prima "ricostruzione" di Queen Kelly, presentata con grande successo in 35mm alla Mostra del Cinema di Venezia di quell’anno. La proiezione sarà accompagnata da una nuova colonna sonora originale di Eli Denson per Queen Kelly, eseguita dal vivo dal Syntax Ensemble. Clarinetti: Marco Ignoti, Riccardo Acciarino. Arpa: Elena Gorna. Percussioni: Dario Savron. Violoncelli: Fernando Caida Greco, Martina Rudic, Arianna Di Martino, Luca Colardo. Direttore: Pasquale Corrado.

Come assistere gratuitamente alle proiezioni

Per assistere gratuitamente a entrambe le proiezioni in Sala Darsena, il pubblico interessato potrà collegarsi al sistema di prenotazione online dei posti in sala della Biennale sul sito www.labiennale.org, visualizzando con il proprio smartphone i QR Code pubblicati da venerdì 22 a lunedì 25 agosto su Il Gazzettino e La Nuova di Venezia e Mestre, nonché venerdì 22 e domenica 24 agosto sul Corriere del Veneto.

Le prenotazioni saranno possibili fino a esaurimento dei posti riservati a ciascuna testata.

 

Il 26 agosto servizio straordinario ACTV linea 20 da San Marco (San Zaccaria)
Il servizio di Linea 20 da San Zaccaria dall’1 settembre viene effettuato a frequenza 15’ dalle ore 06.45 alle ore 01.40, e prolungato con estensione a Lido Casinò di tutte le corse.

 

L’82. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia si terrà al Lido dal 27 agosto al 6 settembre 2025, diretta da Alberto Barbera.

Yann Arthus-Bertrand
nota biografica

Fotografo, regista e attivista, Yann Arthus-Bertrand opera per un'ecologia umanistica attraverso la sua passione di sempre per la vita e i paesaggi naturali del nostro pianeta e per gli uomini e le donne che lo popolano.

È l'autore del best seller La Terre vue du ciel, libro-inventario dei paesaggi più belli del globo per «testimoniare la bellezza del mondo e cercare di proteggere la Terra». Le sue fotografie sono state esposte fuori dai musei, accessibili a tutti i tipi di pubblico, in diversi Paesi del mondo.

Nel 2005 ha creato la fondazione GoodPlanet. Riconosciuta di utilità pubblica, la sua vocazione consiste nel sensibilizzare il maggior numero possibile di persone sulle questioni ecologiche e solidali e incoraggiare le azioni per un mondo più sostenibile. Il suo credo: «Agire rende felici». Tra il 2009 e il 2013 ha sviluppato anche i progetti 6 miliardi di Altri, poi 7 miliardi di Altri, il cui principio è stato quello di andare incontro agli abitanti del pianeta e raccogliere le loro testimonianze per tracciare un ritratto sensibile dell'umanità. Più di 6.000 testimonianze sono state filmate in 84 paesi. Direttamente ispirati da questo progetto, sono seguiti i film Human nel 2015 e Woman nel 2019, due opere umanistiche presentate entrambe alla Mostra del Cinema di Venezia.

Nel 2009 ha realizzato Home. Concepito come un diario di viaggio, costituito unicamente da immagini aeree, il film racconta il legame particolare che unisce l'uomo alla Terra. È il primo film a essere uscito lo stesso giorno, il 5 giugno a mezzanotte, in 181 Paesi e su tutti i media. 15 anni dopo la sua uscita, il film vanta 800 milioni di spettatori.

Con la sua società Hope Production, impresa senza scopo di lucro, creata nel 2011, ha prodotto e realizzato numerosi film di ricerca e sensibilizzazione sulle problematiche ambientali come Legacy, notre héritage e più recentemente Nature, pour une réconciliation.

Erich von Stroheim
nota biografica

È stato una delle figure più controverse della storia del cinema, celebrato per l’audacia, il perfezionismo e gli eccessi. Nato Erich Oswald Stroheim nel 1885 a Vienna, è emigrato negli Stati Uniti nel 1909 ribattezzandosi con l'aristocratico "von" e dando vita a una falsa immagine di sé come ex ufficiale austro-ungarico. Questo suo espediente ha avuto buon gioco nell’America della Prima guerra mondiale, tanto da farlo spesso apparire sullo schermo in ruoli di vilain tedesco (col soprannome "l'uomo che amerete odiare") in film come Cuori del mondo (1918) e The Hun Within (1918).

Von Stroheim è poi passato alla regia, creandosi la fama di autore visionario, con uno sguardo attentissimo ai dettagli. Il suo debutto, Mariti ciechi (1919), è stato un successo commerciale e critico. Ha segnato l'inizio dei suoi temi ricorrenti: lussuria, crudeltà, ossessione, ipocrisia e decadenza dei ceti elevati. Il suo progetto più ambizioso, Rapacità (Greed, 1924), basato sul romanzo di Frank Norris McTeague, durava originariamente nove ore prima che la MGM lo tagliasse drasticamente a poco più di due. La versione finale mutilata è stata un fallimento commerciale, ma Rapacità, opera di straordinaria intensità, rimane una pietra miliare del realismo cinematografico.

Il perfezionismo di von Stroheim si scontrava spesso con i dirigenti degli Studios. Esigeva set realistici il più possibile e costumi credibili per le diverse epoche, insisteva su sordidi ritratti dei suoi personaggi, prediligeva riprese multiple. Quando von Stroheim spiegò a Irving Thalberg che uno dei suoi personaggi aveva un feticismo per i piedi (foot fetish), il boss dello Studio rispose: "E tu hai un feticismo per le riprese!” (fetish for footage). I suoi film successivi, tra cui La vedova allegra (1925) e Sinfonia nuziale (1928), hanno portato avanti il suo modello di genialità artistica, minata da eccessi nei costi e interferenze degli Studios. Il suo progetto incompiuto Queen Kelly (1929), prodotto e interpretato da Gloria Swanson e coprodotto da Joseph P. Kennedy, fu interrotto a metà lavorazione a causa di scontri sul contenuto e sulle riprese, ponendo così fine alla sua carriera hollywoodiana di regista.

Negli anni '30 e '40 von Stroheim si reinventò come attore caratterista in America e in Europa, interpretando spesso figure aristocratiche e malvagie, spesso ricalcate sui suoi personaggi precedenti. Nel 1937 è stato magnifico nel ruolo del capitano von Rauffenstein ne La grande illusione di Jean Renoir. Il suo ruolo più memorabile è stato quello del maggiordomo Max von Mayerling in Viale del tramonto di Billy Wilder (1950), inquietante autoriflessione sulla gloria sbiadita, che gli è valsa una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista.

Erich von Stroheim è morto di cancro nel 1957 in Francia. Anche se la sua carriera di regista è stata limitata nel tempo, la sua influenza sul linguaggio cinematografico, sulla struttura narrativa del film e in generale sull’autorialità nel cinema rimane profonda.