Cerimonia di consegna
Domenica 12 ottobre, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
Domenica 12 ottobre, ore 12.00
Ca’ Giustinian, Venezia
La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Argento a Chuquimamani-Condori, statunitense di origine boliviana, voce visionaria nella musica sperimentale contemporanea.
“Per il contributo innovativo alla musica contemporanea, la sperimentazione artistica multidisciplinare e la partecipazione a un discorso culturale più ampio, che connette la musica a temi di identità e storia, la Biennale Musica assegna il Leone d’Argento a Chuquimamani-Condori”.
“Artista multidisciplinare e musicista di origine boliviana - si legge nella motivazione - Chuquimamani-Condori, il cui progetto è noto anche come Elysia Crampton Chuquimia, è una voce visionaria nella musica sperimentale contemporanea. La sua opera ridefinisce i confini della composizione elettronica, intrecciando le sonorità folk della tradizione indigena Aymara con le tecnologie digitali e la club culture. Radicata nella cosmologia Aymara e nella filosofia decoloniale, la sua musica si pone come un atto di resistenza alle convenzioni temporali lineari e alle strutture musicali occidentali. Con una carriera che si estende per oltre due decenni, Chuquimamani-Condori ha sviluppato un approccio innovativo al suono attraverso l’uso del campionamento, strutture poliritmiche, synth melodici futuristici e narrazioni personali complesse. La sua estetica sonora, che fonde folk e iper-contemporaneo, si distingue per la costruzione di stratificazioni massimaliste che riflettono la sua eredità culturale e identità queer. La sua ricerca artistica non è solo pratica decoloniale, ma anche una forma di resistenza culturale e politica queer, in grado di aprire nuovi sentieri estetici e concettuali su temi di identità, diaspora e decolonizzazione. La musica di Chuquimamani-Condori non si limita a riflettere tradizioni esistenti, ma rielabora le possibilità del suono come mezzo di narrazione storica, identità e trasformazione”.
Chuquimamani-Condori (1985, California) è affiliata alla nazione Pakajaqi e nata nel 1985 nella regione dell’Inland Empire in California. Ha iniziato la sua carriera musicale sotto gli pseudonimi di E+E ed Elysia Crampton, creando collage sonori digitali che combinano forme musicali andine con ritmi elettronici sperimentali. Ha poi evoluto la sua pratica artistica, integrando le tradizioni cerimoniali Aymara con metodologie performative contemporanee. Tra le sue opere più recenti spicca Q’iwanakaxa/Q’iwsanakaxa Utjxiwa, presentata al MoMA PS1 di New York: una collaborazione con il fratello Joshua Chuquimia Crampton che fonde suono, musica e immagini per onorare gli antenati e riflettere su temi di resistenza e identità culturale. La sua influenza si estende dalla musica elettronica underground alla composizione contemporanea e all’arte sonora, consolidandola come una delle voci più rilevanti e innovative della sua generazione.
Fra i suoi album più recenti DJ E (2023). Altri lavori includono: Rayo Mix (2022), Across the Policed World: A Transnocturnal Huayño (2022), Amaru’s Tongue: Daughter (2021), in collaborazione con Joshua Chuquimia Crampton. Continua inoltre a lavorare con AIM SoCal, il Movimento degli Indiani d’America della California meridionale (fondato nel 1968).
Ha partecipato al Padiglione della Bolivia alla 60. Mostra Internazionale d’Arte (2024).