Le edizioni di Biennale Architettura sono fondamentali per il discorso architettonico e fungono da piattaforme per il dibattito, la critica e l’esposizione globale. Tuttavia, i modi in cui le idee si evolvono all’interno delle loro complesse ecologie sono spesso trascurati ed esclusi dalle narrazioni dominanti. Questo paradosso evidenzia la sfida di comprendere questi eventi da una duplice prospettiva, sia come fenomeni culturali che come sistemi complessi. Constructing la Biennale affronta questa sfida rivelando il “dietro le quinte” dell’evento.
Posizionata di fronte al Padiglione Centrale ai Giardini della Biennale, in fase di ristrutturazione, una finta facciata stratificata racconta l’evoluzione storica della Biennale Architettura e l’intricata curatela di questa edizione. Si tratta di un lavoro che coinvolge design architettonico, scienza delle reti, information design, visualizzazione dei dati ed etnografia dell’architettura. Un’esplorazione della mostra come oggetto stratificato che rivela la domanda: cosa dà forma a una Biennale? Attraverso la digitalizzazione e l’analisi dei dati – dimensioni dei team e focus tematici – il progetto analizza la Mostra da una prospettiva storica, dal 1975 a oggi, rivelando l’evolvere della sua rilevanza culturale attraverso una rete dinamica di attori, opere e idee.
Parallelamente, il processo curatoriale dell’edizione 2025 viene esplorato come un’impresa collaborativa. Seguendo da vicino il lavoro del team curatoriale e utilizzando un insieme eterogeneo di strumenti — flussi di dati, mappe, interviste, oggetti fisici e video — il progetto cattura la complessità socio-materiale che sta dietro Intelligens, comprese le sue mediazioni e gli sforzi tecnici invisibili. Queste intuizioni svelano l’interazione tra reti globali, contesti locali e diplomazia interdisciplinare, che spesso rimane nascosta dietro lo spettacolo. Constructing La Biennale riconsidera la mostra come un sistema aperto e dina- mico, esplorandola attraverso lenti storiche e socioculturali stratificate, offrendo una comprensione più profonda sia dell’agire collettivo che la costituisce, sia del- la sua identità in continua evoluzione.
Constructing La Biennale
Albert-László Barabási (BarabasiLab, Northeastern University), Michele Bonino (Department of Architecture and Design – DAD, Politecnico di Torino), Paolo Ciuccarelli (Center for Design, Northeastern University), Albena Yaneva (Department of Architecture and Design – DAD, Politecnico di Torino)