Commissari: Swiss Arts Council Pro Helvetia: Sandi Paucic, Rachele Giudici Legittimo
Curatrici/Espositrici: Elena Chiavi, Kathrin Füglister, Amy Perkins, Axelle Stiefel e Myriam Uzor
Svizzera
‘Endgültige Form wird von der Architektin am Bau bestimmt.’
Album
Descrizione
“Endgültige Form wird von der Architektin am Bau bestimmt.” (La forma finale sarà determinata dall’architetta sul cantiere) è il principio guida delle curatrici, che invitano i visitatori a partecipare alla realizzazione di una mostra. Un gruppo di quattro architette, Elena Chiavi, Kathrin Füglister, Amy Perkins e Myriam Uzor, lavora con l’artista Axelle Stiefel per esplorare l’eredità di Lisbeth Sachs (1914-2002), una delle prime donne architetto in Svizzera. Sachs, contemporanea di Bruno Giacometti, progettò la Kunsthalle per la Mostra svizzera per il lavoro femminile (SAFFA) del 1958 a Zurigo. Le curatrici fanno rivivere la breve Kunsthalle di Sachs nei Giardini, dove si trova il padiglione di Giacometti. La giustapposizione dei due padiglioni crea un design giocoso e dinamico, invitando i visitatori a sperimentare l’architettura come spazio vivo e in evoluzione. L’intervento rompe i confini tra interno ed esterno, trasformando lo spazio in un’esperienza multisensoriale. Un’installazione sonora arricchisce ulteriormente la mostra, introducendo registrazioni dal campo. Questi suoni infondono vita allo spazio e invitano i visitatori ad ascoltare e a fare attenzione, trasformando il padiglione svizzero in un’esperienza comune e partecipativa che riflette sull’inclusività, sulla storia e sull’atto del costruire.