fbpx Biennale Architettura 2023 | Carnival Film Screenings (26.09)
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Architettura

Carnival Film Screenings (26.09)



Il cinema e l'architettura sono inestricabilmente legati. Entrambi i mezzi coinvolgono lo spazio, il tempo e le persone, ed entrambi utilizzano la narrazione per esplorare la condizione umana. Gli architetti, come i registi, trasformano la finzione in realtà. In questo "mini-festival del cinema" distribuito su due giorni, architetti, educatori, artisti e registi di fama esplorano le avvincenti sovrapposizioni, affinità e tensioni tra spazio, edifici, immagini in movimento e rappresentazione. Due tavole rotonde moderate dalla curatrice Lesley Lokko esaminano la complessa e ricca relazione tra queste due affascinanti discipline.

Martedì 26 settembre:
Ore 10.00 introduzione di Lesley Lokko
Dalle 10.10 alle 12.00 Rumba Rules, New Genealogies (di Sammy Baloji)
Dalle 12.05 alle 13.00 House (di Amos Gitaï)
Dalle 14.00 alle 15.40 Wajib (di Annemarie Jacir)
Dalle 15.45 alle 16.10 Sizígia (di Luis Urbano)
Dalle 16.20 alle 16.55 ButoHouse (di Ila Bêka & Louise Lemoine)
Dalle 17.00 alle 18.00 A Lot with Little (di Noemi Blager & Tapio Snellman)
Dalle 18.05 alle 18.45 2022 Pritzker Architecture Prize Ceremony (prodotto da Karen Carter).

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 Rumba Rules, New Genealogies (108’)
di Sammy Baloji
ore 10.10 > 12.00

Attraversando la vita quotidiana a Kinshasa di una delle grandi orchestre della generazione attuale congolese, Rumba Rules propone un'incursione negli arcani di una imponente musica africana. Saggio sul significato del sé e del radicamento, il film culmina in una sorta di polifonia urbana. Ya Mayi, Lumumba, Xéna La Guerrière, Pitchou Travolta, Alfred Solo, Soleil Patron sono tra gli artisti che alimentano la vita creativa della Brigade Sarbati Orchestra.
Sammy Baloji è un fotografo della Repubblica Democratica del Congo. Lavora a Lubumbashi e Bruxelles e ha tenuto mostre ad Amsterdam, Parigi, Bruxelles, Bilbao, Città del Capo e Bamako. Ha ricevuto una Menzione Speciale per il suo lavoro alla Biennale Architettura 2023.

House (54’)
di Amos Gitaï
ore 12.00 > 13.00

House (1980) fa parte dell'installazione multimediale Home, Ruins, Memory, Future della 18. Mostra Internazionale di Architettura (Arsenale, Partecipazioni Speciali). Censurato dalla televisione israeliana, House rappresenta etnie, lingue, tradizioni musicali e generazioni diverse, riunite per rivelare complesse memorie del passato e la possibilità di immaginare una futura coesistenza pacifica. L'installazione racconta di una casa a Gerusalemme Ovest, lungo un quarto di secolo, condividendo le storie dei suoi successivi occupanti.
Amos Gitaï è un regista israeliano, noto a livello internazionale per i suoi documentari e lungometraggi sul Medio Oriente, sul conflitto arabo-israeliano e sulla memoria personale e collettiva.

Wajib (96’)
di Annemarie Jacir
ore 14.00 > 15.40

Dopo anni trascorsi in Italia, Shadi (Bakri) torna nella sua città natale, Nazareth. Torna a malincuore per onorare il suo "wajib" (o dovere) di distribuire insieme al padre gli inviti al matrimonio della sorella. La tensione tra i due - che si ritrovano spesso bloccati in macchina, il più delle volte nel traffico - cresce, mettendo a nudo gli abissi a volte comici che esistono tra uomini che vivono in mondi diversi ma che condividono un legame incrollabile.
Annemarie Jacir è una regista indipendente palestinese. Ha scritto, diretto e prodotto numerosi film premiati. È fondatrice di Philistine Films.

Sizígia (17’)
di Luis Urbano
ore 15.45 > 16.10

La parola sizigia indica una combinazione tra due o più elementi distinti e, secondo la scienza che studia stelle e pianeti, può designare una configurazione astronomica in cui i corpi celesti sono organizzati approssimativamente sullo stesso asse, ad esempio il Sole, la Terra e la Luna durante un'eclissi solare o lunare. In Sizígia, seguiamo il percorso di un personaggio solitario durante una delle tante giornate lavorative in cui le Leça Ocean Swimming Pools, progettate da Alvaro Siza a Porto nel 1961, rimangono chiuse al pubblico, cercando di far identificare lo spettatore con l'occhio della macchina da presa, ma anche con quello dell'attore stesso.
Luis Urbano è architetto, regista portoghese, insegnante e ricercatore presso la Scuola di Architettura di Porto. È redattore di JACK – Journal on Architecture and Cinema.

ButoHouse (34’)
di Ila Bêka & Louise Lemoine
ore 16.20 > 16.55

Da qualche parte nel gigantesco formicaio umano di Tokyo, un uomo resiste alla macchina infernale della grande metropoli. Da solo, per 15 anni, ha costruito questa resistenza sotto forma di casa. L'opera di Keisuke Oka sfugge a qualsiasi definizione semplicistica. Formatosi nella danza butoh, un movimento coreografico d'avanguardia nato in Giappone negli anni Sessanta, Oka fa dell'architettura una performance. Concepito giorno dopo giorno nel modo dell'improvvisazione, lo spazio che emerge lentamente è una forma di meditazione in movimento. Come la casa, questo film è un'improvvisazione. Beka e Lemoine hanno incontrato Keisuke Oka per caso il giorno in cui ha scelto di costruire, prima dello stop totale del progetto, gli ultimi tre gradini della scala che porterà all'ultimo piano. ButoHouse è un film sul cemento, sull'illuminazione, sulla perseveranza e sulla speranza.
Ila Bêka e Louise Lemoine sono artisti visivi che lavorano con diversi mezzi di comunicazione, come film, installazioni video e libri. Vivono a Venezia.

A Lot with Little (60’)
di Noemi Blager & Tapio Snellman
ore 17.00 > 18.00

A Lot With Little presenta il lavoro di dieci architetti di tutto il mondo che hanno usato l'ingegno per affrontare le crisi climatiche, sociali ed economiche del nostro tempo, rispettando la cultura locale e ponendo l'accento su soluzioni etiche ed efficienti dal punto di vista delle risorse. Un'installazione cinematografica multicanale, adattata esclusivamente a un unico schermo per la Biennale Architettura 2023, mostra i progetti selezionati nelle loro ambientazioni attuali, insieme a interviste con gli architetti stessi.
Noemi Blager è architetta e curatrice argentina con sede a Londra. Con il suo lavoro si fa portavoce di soluzioni visionarie, rispettose della cultura locale, che pongono l'accento su soluzioni etiche ed efficienti dal punto di vista delle risorse.

2022 Pritzker Architecture Prize Ceremony (43’)
ore 18.05 > 18.45

Il Premio Pritzker per l'Architettura è stato creato per onorare uno o più architetti viventi la cui opera dimostra una combinazione di talento, visione e impegno in grado di produrre contributi costanti e significativi all'umanità e all'ambiente costruito attraverso l'arte dell'architettura. Questo filmato speciale celebra il vincitore del Premio Pritzker 2022, Francis Kéré, che è stato appena nominato anche vincitore del Praemium Imperiale del Giappone, primo architetto africano ad averli vinti entrambi, e il cui lavoro è presente nella sezione Force Majeure nel Padiglione Centrale.

Teatro Piccolo Arsenale

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA, 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
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