Commissario: Tetyana Filevska, Ukrainian Institute
Curatori: Bogdana Kosmina, Michał Murawski, e Kateryna Rusetska
Ucraina
Dakh (ДАХ): Vernacular Hardcore
Album
Descrizione
“Dakh” significa “tetto” in ucraino. La forma più elementare di architettura. Offre riparo dagli elementi e protegge le routine della vita quotidiana. Ma in una guerra a tutto campo, combattuta in gran parte nei cieli da missili e droni, il tetto è anche il primo punto d’impatto con le armi nemiche. DAKH: Vernacular Hardcore accosta il “vernacolo tradizionale” delle abitazioni dei villaggi ucraini al “vernacolo d’emergenza” della ricostruzione auto-organizzata in tempo di guerra. “Hardcore” lo intendiamo nel suo senso originale usato dai costruttori: i vari detriti e calcinacci triturati insieme per formare le fondazioni di un edificio. Facciamo appello a un’etica (e politica) di ricostruzione, radicata nel fragile ma inflessibile hardcore dei beni comuni ucraini (e planetari). Che rende manifeste le strutture di cura, riparazione, solidarietà (e resistenza) che lo sostengono. L’elemento centrale della mostra è DAKH, una dinamica pre-immagine di un tetto ucraino vernacolare, ideato dall’architetta e artista Bogdana Kosmina. Forma, struttura, materialità e spirito del DAKH emergono dall’Atlante dell’architettura tradizionale ucraina, un monumentale progetto di ricerca durato cinquant’anni e portato avanti da tre generazioni di architette: Tamara, Oksana e Bogdana Kosmina.