
I Progetti Speciali dell’Archivio Storico
Biennale della Parola - Le guerre e la pace (6 novembre, Lido di Venezia, Tempio Votivo, ore 18); Arcipelago Battiato (17-18 novembre, Teatro alle Tese); Coro di Luciano Berio (6-7 dicembre, Teatro La Fenice).
Biennale della Parola - Le guerre e la pace
Dopo il Commento di Meister Eckhart al Vangelo di Giovanni (andato in scena nel marzo 2025), la Biennale della Parola torna con Le guerre e la pace, un incontro dedicato al tema del conflitto nel pensiero europeo. Mercoledì 6 novembre alle ore 18.00, presso il Tempio Votivo della Pace, il sacrario militare sulla Riviera Santa Maria Elisabetta al Lido di Venezia, il filosofo Massimo Cacciari terrà una Lectio Magistralis dal titolo La morte dello jus belli ispirata da due testi fondamentali: Zum ewigen Frieden (Per la pace perpetua) di Immanuel Kant e Der Friede (La pace – Una parola ai giovani d’Europa e ai giovani del mondo) di Ernst Jünger. All’incontro parteciperanno Monsignor Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, e Pietrangelo Buttafuoco, Presidente della Biennale di Venezia.
Continua così il ciclo dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, spazio non solo di memoria, ma di ricerca e di riflessione attiva sulle radici culturali del nostro tempo. L’Archivio si conferma come luogo in cui si valorizza il dialogo tra le arti, le culture e i linguaggi, con lo sguardo rivolto a una più profonda comprensione del presente e a una visione consapevole del futuro.
Arcipelago Battiato
Nel solco di questa tensione alla riflessione e alla riscoperta, il ciclo dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico prosegue con Arcipelago Battiato, in programma il 17 e 18 novembre al Teatro alle Tese dell’Arsenale: un viaggio nella produzione più sperimentale di Franco Battiato, nell’anno che segna l’ottantesimo anniversario della nascita dell’artista. Un omaggio che La Biennale di Venezia dedica a Battiato in collaborazione con SZ Sugar, a partire dagli album più avanguardistici dei primi anni ’70 – Pollution e Sulle corde di Aries – fino ai lavori più recenti, mettendo in luce la costante tensione verso la ricerca e l’innovazione.
Il regista Antonello Pocetti, insieme allo scenografo Antonino Viola, ha concepito lo spettacolo come le isole di un arcipelago, isole musicali distribuite su diversi palcoscenici. Lo spettacolo ripropone materiali di Franco Battiato in una nuova forma, con trascrizioni, arrangiamenti e rielaborazioni di Leonardo Marino e Michele Tadini, che cura anche la tessitura elettronica, e con la proiezione del suono di Thierry Coduys. In scena: la voce di Malika Ayane, accompagnata dal pianista e tastierista Leonardo Marino, il chitarrista Flavio Virzi, il polistrumentista Diego Ronzio, il percussionista Simone Beneventi, la violinista Silvia Mandolini e la violoncellista Elide Sulsenti.
Coro di Luciano Berio
Il percorso dei Progetti Speciali dell’Archivio Storico si conclude per il 2025 nel segno della musica e della danza con Coro, il capolavoro composto da Luciano Berio tra il 1974 e il 1976, eseguito in prima italiana alla Biennale Teatro e Musica diretta da Luca Ronconi nel 1976. Coro sarà presentato il 6 e 7 dicembre al Teatro La Fenice in una nuova veste scenica che vede le coreografie originali di Wayne McGregor. Un omaggio che La Biennale di Venezia dedica al grande compositore nel centenario della nascita, in collaborazione con la Fondazione Teatro La Fenice e con il contributo del Ministero della Cultura.
Accanto alle quaranta voci del Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, accoppiate per affinità di registro a quaranta elementi dell’Orchestra del Teatro La Fenice, ci saranno anche venti danzatori, dieci della Company Wayne McGregor e altrettanti scelti fra i migliori danzatori di Biennale College degli ultimi cinque anni.