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La Biennale di Venezia

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Biennale College Teatro 2019

Workshop

Venezia, 22 luglio – 5 agosto 2019

Biennale College - Teatro vedrà coinvolti coloro che il Direttore artistico del settore Teatro della Biennale Antonio Latella riterrà - a suo insindacabile giudizio e in accordo con i Maestri dei singoli laboratori  - rispondere agli obiettivi e ai requisiti richiesti da ciascuno dei percorsi di seguito descritti.

Il progetto Biennale College - Teatro, parte integrante del progetto artistico 2019, coerentemente allo spirito delle recenti edizioni, si pone come luogo di ipotesi e confronto, spazio costantemente aperto all'incontro e alla sperimentazione, in un processo che possa coinvolgere studiosi, spettatori, appassionati. Una vera e propria fabbrica di idee sulle possibilità del teatro: linguaggi, codici, tecniche, tecnologie e scienze della scena sono le linee guida di una verifica sistematica, affidata a Maestri ed esperti di tutto il mondo.

La presente edizione di Biennale College - Teatro prevede un periodo di introduzione al lavoro con il Direttore Antonio Latella, la presenza alle letture sceniche del bando Autori under 40  e un numero significativo di giornate dedicate al lavoro con i Maestri prescelti, nell'ottica di offrire a ogni partecipante la possibilità di prendere parte da un lato a un autentico processo creativo e dall'altro di valorizzare la funzione formativa di ogni workshop, al contempo luogo di ideazione e alta istruzione.

 

Il percorso si articola come segue:

  • 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella, che coinvolgerà la totalità dei selezionati al bando e la presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020). A seguito di queste letture, il Direttore sceglierà i testi che potranno, a sua discrezione, essere messi in scena e prodotti dalla Biennale Teatro 2020, con la regia dei vincitori del bando under 30 (2017/2018 e 2018/2019).
  • 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
  • 27 luglio > 4 agosto: workshop con il Maestro prescelto.
  • 5 agosto: maratona teatrale di brevi performance, risultato dei workshop.

Durante l’intero Festival, i partecipanti potranno assistere agli incontri pomeridiani con i registi invitati alla Biennale Teatro 2019 e agli spettacoli serali in programmazione.

La partecipazione è obbligatoria per l’intera durata del percorso (22 luglio > 5 agosto).

Ogni Maestro e ogni partecipante al College si confronterà anche in questa edizione su un unico tema, esplicitato qui di seguito dal Direttore, per poi proporre l'esito di ogni workshop in una breve realizzazione scenica al termine dello stesso. Ognuna di queste inedite creazioni verrà presentata insieme alle altre in una sorta di maratona teatrale, prevista l’ultimo giorno del Festival.


Atto terzo: DRAMMATURGIE
Titolo: RICETTA

DRAMMATURGIE è un titolo che ci obbliga fin da subito a parlare di grammatica teatrale e a cercare di comprendere dove si siano spostati i confini quando si parla di scrittura teatrale o scrittura scenica. Provando a cercare una similitudine, possiamo forse paragonare le ricette gastronomiche alle drammaturgie, sottolineando con il plurale la vastità e la differente natura con cui oggi si presenta la materia drammaturgica.

Per fare un buon piatto abbiamo naturalmente bisogno di materie prime di alta qualità, materie di base che, di fatto, corrispondono a quella che teatralmente chiamiamo grammatica e che sono necessarie per  rendere sofisticata e prelibata anche la più semplice delle portate;  tuttavia, oltre  alla qualità dei prodotti dai quali partire, va ovviamente tenuta in grande considerazione la mente e la mano dell'uomo che li sceglie e li amalgama con dosi e tempi giusti.

È l’aggiunta che fa la differenza, sia dal punto di vista tecnico che, persino, spirituale. Infatti, alcuni cuochi affermano che lo spirito dell’uomo sia capace di entrare in contatto con i prodotti e condizionare la riuscita o meno di un piatto, che in questo modo è orientato dall’intenzione e dalla complessità della volontà umana; l’arte del cucinare ci insegna immediatamente che la realtà è ricca di sfumature, non è mai una questione di bianco o nero, non vive di rigide distinzioni e di riflesso di solide certezze. La mano di un cuoco, forse, nel nostro gioco metaforico, può essere quindi paragonata a quella di un drammaturgo, che durante la stesura di un testo dosa le sue ispirazioni prima di servirlo al pubblico. Come un cuoco, può creare quasi dal nulla una ricetta o elaborarne una dai sapori tradizionali per appagare  chi lo avrà scelto o chi avrà scelto il suo piatto o il ristorante per cui lavora.

Raramente un cuoco cucina solo per se stesso e così è, o dovrebbe essere, il risultato del lavoro di un drammaturgo; se un racconto non riguarda in qualche modo lo spettatore o l'ascoltatore questi ultimi probabilmente non gli presteranno attenzione, dimenticando facilmente un testo che ha come riferimento solo se stesso.

Invitiamo i Maestri di quest'anno a lavorare su una RICETTA, qualsiasi essa sia, cercando insieme agli attori e ai suoi collaboratori di costruire metaforicamente il piatto da servire al pubblico, il piatto di apertura della Biennale College.

 

Antonio Latella


MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE

È consentita la candidatura a un solo workshop.
Eventuali candidature a più di un workshop NON verranno accettate
e verrà presa in considerazione solo la prima candidatura inviata.

La scadenza per l’invio delle domande di partecipazione è il 9 aprile 2019.

A tutti i candidati si richiede di compilare in tutte le sue parti il formulario di iscrizione online e di allegare la documentazione digitale richiesta (in lingua italiana o inglese a seconda della nazionalità del maestro).
Il percorso si terrà nella lingua indicata da ciascun Maestro.
Per tutti i laboratori per i quali è richiesto l’invio di video o di allegare documentazione, si prega di fare riferimento ai requisiti indicati da ciascun Maestro.
L’esito delle selezioni sarà comunicato a tutti i candidati entro il mese di maggio 2019.
La partecipazione al progetto comporta l’obbligo di frequenza.

A chi è rivolto
Il bando è rivolto a candidati maggiorenni.
I requisiti specifici sono indicati nella presentazione di ciascun workshop.

Costi
A ogni candidato selezionato sarà richiesto il pagamento dei diritti di segreteria (€ 80,00) solo in seguito alla comunicazione della propria ammissione.
I partecipanti potranno scegliere se acquistare, contestualmente al pagamento dei diritti di segreteria, un abbonamento agevolato per una selezione di spettacoli di Biennale Teatro 2019.
Tutti i costi relativi alla partecipazione (viaggio, vitto, alloggio, trasporti locali) saranno a carico dei partecipanti.

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019
· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019-2020).
· 27 luglio > 5 agosto: workshop con il Maestro.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: italiano. I partecipanti devono comunque avere una conoscenza (almeno media) dell'inglese. La conoscenza del francese è apprezzata (ma non vincolante).

Destinatari: attori, registi e drammaturghi.

Partecipanti: 21

 

WORKSHOP
IN(SALA)TA MISTICA

Nella mia ricetta, gli ingredienti-autori più sapidi della mia carriera (da Annie Baker a Caryl Churchill, da Edward Albee a Brian Friel), assaggiati uno a uno, poi conditi insieme, dimostreranno quanto la traduzione sia cruciale nella pratica del teatro. La parola “sala”, contenuta nel titolo, è essenziale perché senza pubblico non esiste teatro. L’aggettivo, calembour a parte, fa riferimento alla definizione di “misticismo” del dizionario Treccani: “Esperienza che impegna la vita interiore dell’uomo di fronte a una realtà misteriosa, assoluta, altra da sé, alla quale il soggetto tende al di fuori dei normali processi conoscitivi”. Questa esperienza per me è il Teatro.

Monica Capuani
Sono nata, culturalmente, sui banchi del Liceo classico Virgilio di Roma, e Alberto Asor Rosa mi ha laureato in Letteratura Italiana, con una tesi su Boccaccio. Come giornalista freelance, sono nata sulle pagine de L’Espresso di Claudio Rinaldi, poi ho girato il mondo per vent’anni in cerca di storie da raccontare. Ho sempre affiancato a questo un’attività di traduzione letteraria da inglese e francese, e ho al mio attivo una settantina di romanzi.
Il teatro è una passione incoercibile da quando, bambina, vidi Tino Buazzelli-Falstaff ne Le allegre comari di Windsor di Shakespeare al Quirino di Roma. Dai diciassette anni, vinsi tre volte il concorso di critica teatrale dell’ETI, poi Tommaso Chiaretti, critico di “Repubblica”, mi prese sotto la sua ala e forse oggi, se non fosse scomparso prematuramente, farei il suo mestiere.
Amo Londra e il teatro contemporaneo. Mi colpisce la vitalità della partecipazione della società intera a quel rito civile di profonda riflessione su se stessa. Da due anni organizzo Contemporary, un ciclo di incontri tra teatranti italiani e inglesi all’Istituto Italiano di Cultura di Londra, e dal 2018 sono direttore artistico dell’Italian Theatre Festival a Londra. Ho scelto il teatro a tempo pieno, in un ruolo di mia invenzione: “scout, traduttrice e promotrice teatrale”. Perché i testi li scelgo, li traduco e cerco di suscitarne produzioni, in Italia e all’estero. Il mio obiettivo è arrivare alla Biennale Teatro 2019 con 100 testi teatrali tradotti.

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae
• una lettera di motivazione

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019
· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
· 27 luglio > 5 agosto: workshop con il Maestro.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: inglese.

Destinatari: principalmente attori, ma possono candidarsi anche registi e danzatori.

Partecipanti: 19 - 21

 

WORKSHOP
Titolo: M/M/M

Il mio progetto prenderà tre ingredienti principali e li amalgamerà come segue:
   • Prendi qualcosa di Sostanza (take something that Matters)
   • Aggiungi un po’ di Scompiglio (add some Messiness)
   • Mescola per dargli Significato (blend and make it Meaningful)

Dal punto di vista pratico, il nostro laboratorio indagherà la creazione di un testo per il teatro lavorando con questi tre concetti/ingredienti chiave:

Dare sostanza: Prima di tutto, ci confronteremo per trovare un'idea principale che è importante per noi – e che speriamo sia importante anche per il pubblico. Un'immagine, un gesto – qualsiasi cosa. Qualcosa che risuona. Un'idea dalla quale possiamo costruire un lavoro.

Scompigliare tutto: Poi, spacchetteremo l'idea e la indagheremo, la esploderemo, la apriremo, ci giocheremo, ne esamineremo le possibilità, ci aggiungeremo altri ingredienti. Questo lo faremo 'a terra', in una combinazione di intensa fisicità ed esplorazione vocale, che porterà a una drammaturgia spaziale e una fase preliminare di 'creazione dell'immagine'.

Dare significato: Per ultimo, ci chiederemo: Cosa poi significa la nostra idea? Cosa stiamo dicendo? Cosa ne trarrà il pubblico? Come sarà trasformato dal contatto con questa opera? Quale gusto gli lascerà in bocca? Come possiamo spostare la percezione che il pubblico ha del mondo e del posto che vi occupa? Cioè, ci porremmo domande di ampio respiro e vedremo se le nostre risposte aggiungeranno altre sfumature all'opera. Alla fine, usando il metodo della RICETTA e gli ingredienti chiave che ci sono stati forniti, daremo forma e struttura al lavoro per la presentazione finale.

Susie Dee
Negli ultimi trent'anni ha lavorato intensamente nel teatro come performer, devisor e regista in Australia e all'estero. È stata Direttore Artistico di tre compagnie teatrali: Melbourne Workers Theatre (MWT), Union House Theatre (UHT) e Institute of Complex Entertainment (ICE), con progetti che hanno vinto molti premi e riconoscimenti per il pionieristico lavoro "site-specific". Nel 2011, Susie ha vinto la residenza dell'Australian Council presso la Cité Internationale des Arts a Parigi. Ha diretto degli spettacoli per MTC, Malthouse Theatre, Hothouse Theatre e molte compagnie teatrali indipendenti; ha ricevuto molte candidature e ha vinto numerosi premi. È stata candidata a due premi Green Room Awards 2017 per Miglior Regista – Looking Glass di Louris Van de Geer e Big Heart di Patricia Cornelius – e al Hepmann Award per Miglior Regista per SHIT di Cornelius. La sua produzione di Animal nel 2016 (devisor con Nicci Wilks e Kate Sherman) ha vinto quattro premi Green Room, fra i quali quello di Miglior Regista. L'anno scorso Susie è stata co-regista e performer per Caravan di Angus Cerini, Patricia Cornelius, Wayne Macauley e Melissa Reeves, prodotto da Melbourne Festival/Malthouse. È recentemente ritornata dalla Russia/Siberia per la prima fase nello sviluppo di una nuova opera in grande scala per il teatro.

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:

• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae
• i candidati devono rispondere a tre domande:
    1. PERCHÉ IL TEATRO?
    2. PERCHÉ ORA?
    3. PERCHÉ TU?

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019
· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
· 27 luglio > 5 agosto: workshop con il Maestro.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: italiano (traduzione in inglese in presenza di partecipanti esteri).

Destinatari: persone con spiccata consapevolezza del movimento.

Partecipanti: 19

 

WORKSHOP
MARTINI DRY

Ottenere l’efficacia con pochi elementi rigorosamente centellinati, tesi. La scena è già tutta nell’attitudine corporea, nella postura. Quando dico “tesi” penso al momento in cui la decontrazione si identifica con la massima vigilanza: quasi il contrario della concentrazione. Bisogna arrendersi. Per questo penso di partire dal corpo del cantante, sul palco. Poi si vedrà. Siamo in tanti quindi sarà un coro.

Michele Di Stefano (Milano, 1963) si occupa di coreografia e performance con il gruppo mk. È direttore artistico della rassegna Grandi Pianure per il Teatro di Roma (2018-20), comprendente la sezione BUFFALO al Palazzo delle Esposizioni (2019), di quattro edizioni di Tropici all’AngeloMai di Roma e co-curatore della sezione Giacimenta per Matera capitale della Cultura 2019. Le produzioni più recenti, Robinson, Parete Nord, Veduta e Bermudas (premio Danza&Danza 2018) sono in tour. Ha ricevuto commissioni coreografiche dalla Korean National Contemporary Dance Company e da Aterballetto. Nel 2014 gli viene assegnato il Leone d’Argento all’8. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia.
Foto: Francesca Verga

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:

• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae
• link a breve video con azione di playback di una canzone

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019

· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
· 27 luglio > 5 agosto: workshop con il Maestro.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: inglese

Destinatari: performers (attori e danzatori), registi, coreografi

Partecipanti: 20

 

WORKSHOP
THE ART OF IMPACT
In The Art of Impact Julian Hetzel apre lo sguardo sul suo universo creativo e sul metodo che usa per la creazione di un teatro visivo.

Questo workshop ha come tema il potere delle immagini. The Art of Impact è sporco e veloce – si tratta di aver fiducia nelle idee a caldo e di sviluppare immagini performative che contano.

Un elemento ricorrente nei lavori di Hetzel – quell’ingrediente in più nelle sue ricette, è l'integrazione della realtà nelle arti. Uno spostamento radicale di contesto, dove la realtà si trasforma in arte.

Il metodo di Hetzel si basa sul "jamming" – una forma ludica di sperimentazione che segue alcuni principi. Qui il teatro si mescola con la performance, la musica e le arti visive in esperienze ibride che coinvolgono direttamente il pubblico al quale si rivolgono. L'interesse di Hetzel è di sfidare le modalità di assistere a uno spettacolo attraverso la creazione di situazioni ed immagini che richiedono tanto la presenza del pubblico quanto quella del performer in scena. Alcuni performer e collaboratori artistici di Julian Hetzel parteciperanno alle giornate di lavoro.

Julian Hetzel lavora come performance maker, musicista e artista visivo. Sviluppa spettacoli che si pongono all'incrocio fra teatro, musica e media, e hanno una dimensione politica e un approccio documentario. I suoi lavori sono prodotti e presentati sulla scena internazionale.
SPRING Utrecht (NL), Frascati Amsterdam (NL), Noorderzon Groningen (NL), Spielart-Festival Munich (DE), Festival Theaterformen Hannover (DE), Theater der Welt Mannheim (DE), Impulse Theater Festival (DE), Steirischer Herbst Graz (AT), Vooruit Ghent (BE), Kaai Theater Bruxelles (BE), Biennale Bern (CH), National Theatre Riga (LV), Espacios Revelados Buenos Aires (ARG), MMCA Seoul (KR), Malta Festival Poznan (PL), Quadrennial Praga (CZ), Actoral Marsiglia (FR), Festival Impatience 104 Parigi (FR), Saal Biennale Tallin (EST).
È direttore artistico di Ism & Heit, la fondazione di Utrecht che realizza e produce il suo lavoro artistico. Nel 2017 Hetzel ha vinto il premio VSCD-Mimeprijs per The Automated Sniper. Dal 2018 è artista associato al Kunstencentrum CAMPO Gent (BE). SELF di Julian Hetzel è stato selezionato per la partecipazione nazionale olandese alla Quadriennale di Praga 2019.
Julian Hetzel è nato nella Foresta Nera (Germania), e vive ora a Utrecht (Paesi Bassi). Ha studiato comunicazione visiva all'Università Bauhaus Weimar. Nel 2013 si è laureato a DasArts Amsterdam, un laboratorio di ricerca artistica sulle nuove forme del teatro e delle arti performative. È il batterista e membro fondatore del gruppo electro-pop Pentatones.
Foto: BAM Photographers

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:
• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae
• alcune righe in cui il candidato parla di sé e dei suoi interessi personali e artistici.

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019

· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
· 28 luglio > 5 agosto: workshop con il Maestro.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: inglese

Destinatari: registi e performer

Partecipanti: 19 - 21

 

WORKSHOP
PARTITURA INCOMPIUTA (UNFINISHED SCORE)
Thom Luz approfondirà il suo metodo di creazione degli spettacoli teatrali. Iniziando da zero, gli studenti parteciperanno al processo di creazione, scrittura musicale e prove per arrivare a una breve creazione sul tema del teatro stesso. Il teatro come serie di eventi, organizzati da una partitura, come una ricetta. Si punterà lo sguardo sullo sviluppo dell'auto-percezione in scena, l'articolazione degli eventi e un’introduzione ai principi musicali nel lavoro teatrale di Luz. Un workshop sui temi della struttura, del nonsenso, della precisione e risoluzione dei problemi.

"Fare teatro è come fare un panino: serve un coltello, un cuore, una lettera, una melodia e almeno due persone che abbiano idee diverse sull'ordine nel quale vogliono usare questi oggetti. È una ricetta che ognuno può inventare da sé. Si possono utilizzare i principi musicali per raccontare una storia. Questi principi sono: stare fermi, parlare, camminare, stare seduti, stare in silenzio, fare rumore con i piedi. Per me, un performer è un elemento musicale in una sinfonia, ed è il mio lavoro come regista dare ai miei performer un senso di libertà e responsabilità all'interno di questa struttura sinfonica. In breve: c'è una soluzione musicale per ogni problema non-musicale, e un incidente stradale è più divertente se non sei nella macchina che si sta schiantando ma da un'altra parte, a fare qualcosa di molto diverso".

Thom Luz
È uno dei creatori di teatro più prolifici d'Europa. Nato a Zurigo nel 1982, ha iniziato a sviluppare i suoi spettacoli teatrali unici nel 2007 e da allora ha lavorato in Svizzera, in Germania e in Francia, portando le sue produzioni in tournée internazionali. È regista in residenza al Theater Basel dal 2015, ed è stato invitato dal rinomato Theatertreffen a Berlino nel 2015 e 2017. Le sue creazioni sono degli approfondimenti altamente musicali e densi di soggetti spesso strani e inusuali, eroi non celebrati e specialisti assurdi.
Foto: Sandra Then

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:

• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae (comprese informazioni sulla propria preparazione musicale, formazione ed esperienze)
• un video (per i performers, se disponibile)
• una lettera che descriva l'interesse specifico nei confronti del workshop (per registi e performer).

Date: 22 luglio – 5 agosto 2019

· 22 > 25 luglio: incontri con il Direttore Antonio Latella e presenza alle letture sceniche dei testi selezionati nell’ambito del bando Autori under 40 (2018-2020).
· 26 luglio: simposio “Pubblicare teatro” e finale bando Biennale College Teatro - Registi under 30 (2019/2020).
· 27 luglio > 5 agosto: workshop con i Maestri.

È prevista una breve presentazione al pubblico dell’esito finale del workshop.

Lingua: italiano - inglese

Destinatari: scenografi, stage designer, sound designer, musicisti, performer

Partecipanti: 19

 

WORKSHOP
RICETTA → ALGORITMO
Algoritmo è una parola che molti associano a informatica e matematica. Ma la maggior parte della nostra vita quotidiana può essere paragonata a un algoritmo. Come preparare la moka per il caffè o anche le diverse azioni per fare il bucato, le istruzioni per montare un mobile, le mappe stradali o, appunto, una ricetta di cucina.

La parola algoritmo è uno spunto per riflettere sulle abitudini e sul nostro approccio alle cose. È possibile scomporle?

Durante il workshop prenderemo spunto da varie riflessioni sull’algoritmo per sperimentare nuove identità, diverse relazioni e possibilità di percepire, interpretare e vivere uno spazio fisico o sonoro, il tempo, le storie e la comunità.

Franco Visioli
Diplomato presso il Recording Workshop OH, U.S.A. nel 1987. Dal 1988 ha al suo attivo oltre 100 allestimenti nei maggiori teatri italiani ed esteri collaborando con alcuni tra i registi più importanti della scena italiana ed europea come Thierry Salmon, Peter Stein e Massimo Castri con cui ha lavorato stabilmente a partire dal 1989 a tutti gli spettacoli messi in scena dal regista. Molte le collaborazioni, tra cui quelle con Cristina Pezzoli, Agnese Cornelio, Marco Plini, Pietro Faiella, Marcello Cava, Stefania Felicioli, Tommaso Tuzzoli, Franco Palmieri, Monica Conti, Linda Dalisi, Katrin Hammerl, Irene Di Lelio, Giuseppe Stellato. Del 2002 l’incontro con Antonio Latella con il quale nasce un sodalizio artistico che porta alla fondazione nel 2011 di stabilemobile. Cura per Rai Radio 3 la regia di Totò il buono (2006) e Francamente me ne infischio (2014). Nel 2017,  per la Biennale Teatro di Venezia diretta da Antonio Latella conduce insieme a Letizia Russo un workshop dedicato all’artista tedesca Unica Zürn.

Annelisa Zaccheria
Si diploma in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, dal 1994 firma scene e costumi per spettacoli di prosa in Italia e all’estero.
Suoi lavori al LAC di Lugano, Schauspiel Köln, Schauspielhaus Wien, Wiener Festwochen, Emilia Romagna Teatro, Teatro Stabile dell'Umbria, Spoleto Festival, Teatro Stabile di Torino, Teatro di Roma, Napoli Teatro Festival Italia al Teatro di San Carlo, Théâtre National Populaire Villeurbanne Lyon.
Dal 1997 collabora con Antonio Latella. Si ricorda la scena de Un tram che si chiama desiderio, scena e costumi de Il servitore di due padroni (Nomination Premio Ubu 2014 per allestimento scenico) per Emilia Romagna Teatro; Die Verwandlung und andere Erzählungen e Die Trilogie der Sommerfrische (La trilogia della villeggiatura) per Schauspiel Köln; Le nuvole e Le lacrime amare di Petra von Kant per il Teatro Stabile dell’Umbria.
Collabora inoltre come scenografa e costumista in spettacoli per la regia di Carmelo Rifici direttore al LAC di LuganoInScena per il quale ha curato scena e costumi di Purgatorio di Ariel Dorfman.
Contemporaneamente lavora e si dedica a diversi progetti dall’arte al design, dalla moda ai video, dalla comunicazione all’editoria. Ha partecipato alla Quadriennale di Praga e ha collaborato, tra gli altri, con Moschino, Diesel, MTV.
Conosce Franco Visioli in occasione di uno spettacolo, primo di una lunga serie, con la regia di Antonio Latella (La dodicesima notte, o quel che volete) prodotto dal Teatro Stabile dell’Umbria.
Foto: B.Giolivo

 

I candidati dovranno obbligatoriamente fornire oltre ai dati anagrafici richiesti:

• una foto formato fototessera
• una foto a figura intera
• un PDF con curriculum vitae
• una lettera motivazionale
Scenografi e stage designer: link raccolta di immagini o video e descrizione di almeno due lavori svolti
Sound designer e musicisti: file di almeno due lavori svolti
Performer: link clip video o foto di almeno due lavori svolti

Biennale Teatro
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