CO-POIESIS indaga il ruolo della creazione tecnologica nel ridefinire il legame dell’umanità con la natura. L’opera è incentrata sul Fired Timber Pavilion, costruito con gli alberi abbattuti dal tifone Beibiya a Shanghai. Il legname di recupero è stato trasformato attraverso la fabbricazione digitale, unendo i metodi della carpenteria tradizionale con la precisione robotica per creare uno spazio architettonico che parla dei temi dell’adattamento all’ambiente.
Il padiglione ospita una performance con musicisti umani e robot umanoidi impegnati in un’attività di percussioni e danza. Sebbene gli umanoidi inizino riproducendo i movimenti umani, in breve trascendono la semplice imitazione ed elaborano questi input attraverso la loro struttura computazionale unica. A differenza della percezione umana, che si basa su esperienze biologiche ed emotive, i robot interpretano ritmi e movimenti attraverso schemi algoritmici e li trasformano in espressioni distintive. Un robot traduce gli schemi delle percussioni in precise risposte ritmiche, mentre un altro trasforma questi ritmi in movimenti di danza. Questa interazione analizza il potenziale di autentica espressione creativa negli esseri meccanici e si interroga sulla natura della coscienza in un mondo sempre più tecnologico.
Co-Poiesis
Philip F. Yuan
Bin He