Cerimonia di consegna
Nel corso del 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea
23 luglio > 1 agosto 2021
Nel corso del 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea
23 luglio > 1 agosto 2021
La Biennale di Venezia ha attribuito il Leone d’Argento alla danzatrice e coreografa nord-irlandese Oona Doherty.
La trentaquattrenne Oona Doherty, di stanza a Belfast, si impone nella scena britannica e poi in quella europea con il folgorante assolo Hope Hunt and the Ascension into Lazarus, che affronta con forza temi di identità, genere e religione generalmente tenuti lontano dai riflettori della danza.
“Gli interessi e le passioni della Doherty – dice Wayne McGregor - e il suo istintivo essere controcorrente non si sono mai incontrati con il mondo della danza istituzionale. Ispirata dalla cultura club e da una danza fuori dalle regole, la Doherty ha affinato la sua arte per tentativi, con un approccio creativo poco ortodosso, senza filtri e coraggioso. Significativo nel suo lavoro è come riesca a raggiungere e parlare a quanti di solito non vanno a teatro. La sua danza comunica superando confini e generazioni, va dritta al cuore come una freccia. Oona Doherty dimostra un talento eccezionale nel lavoro con i non-danzatori e le comunità locali, che spesso integra con grande intuito e umanità nei suoi spettacoli in tournée. Questo premio ricorderà al mondo che non c’è un unico modo per diventare un grande artista. L’arte è dentro di noi e verrà fuori, sempre”.
Oona Doherty, classe 1986, è una coreografa nord-irlandese residente a Belfast. Ha studiato presso St Louise’s Comprehensive College di Belfast, London Contemporary Dance School, University of Ulster e LABAN. Ha conseguito una laurea triennale e un master in Discipline della Danza Contemporanea.
Dal 2010 lavora con varie compagnie, tra cui: T.r.a.s.h. dance/performance group (Paesi Bassi), Abattoir Fermé (Belgio), Veronika Riz (Italia), Emma Martin/United Fall, Enda Walsh e Landmark Productions (Irlanda).
Fra le sue coreografie, che hanno vinto numerosi premi, si ricordano: Hope Hunt and the Ascension into Lazarus (2015), un assolo di 30 minuti con cui si aggiudica il Best Performer Award al Tiger Dublin Fringe (2016), il premio Aerowaves (2016/17), il Total Theatre Dance Award all’Edinburgh Fringe (2017) e The Place Dance Award sempre all’Edinburgh Fringe (2017); Hard to be Soft – A Belfast Prayer (2018), premiato come Best Dance Show 2019 secondo il quotidiano inglese “The Guardian”; Lady Magma – the birth of a Cult (2019).
È stata artista associata presso The MAC Belfast HATCH Artist (2016), Aerowaves selected artists, Prime Cut REVEAL Artist (2017), Maison de la Danse Lyon e La Briqueterie Paris Associate (2017-20), di nuovo The MAC Belfast HATCH Artist (2020).
Ha collaborato ai video musicali dei Rubber Bandits, Girl Band, Jamie XX. Ha partecipato al festival digitale Dancing Nation promosso da BBC Arts e Sadler’s Wells con Hope Hunt (2020). Carla Holmes firma un documentario sul suo lavoro artistico, Welcome To A Bright White Limbo, vincendo il Best Short Irish Film Awards e una menzione speciale al Tribeca di New York. (2020).
La sua ricerca coreografica si è estesa al mondo delle arti visive con una vera e propria esposizione: Death of the hunter, presentata presso Golden Thread Gallery di Belfast, Lothringer 13 Halle di Monaco, ADC Gallery di Ginevra e Kanal - Centre Pompidou di Bruxelles.
Il suo assolo Lazarus and the concrete birds of paradise sarà in programma con il Ballet de Marseille entrando nel repertorio della compagnia.