fbpx Biennale Musica 2020 | Divertimento Ensemble
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Divertimento Ensemble

Divertimento Ensemble:flauto Lorenzo Missaglia; oboe Luca Avanzi; clarinetto 1 Maurizio Longoni; clarinetto 2 Stefano Merighi; tromba Jonathan Pia; trombone Corrado Colliard; pianoforte e celesta Maria Grazia Bellocchio; percussioni Elio Marchesini; violino 1 Lorenzo Gorli; violino 2 Federica Severini; viola Daniele Valabrega; violoncello Martina Rudic; contrabbasso Emiliano Amadori
Sassofono:Mario Marzi
Direttore: Sandro Gorli
Foto:Giovanni Daniotti

Descrizione

Anche Franco Donatoni (1927-2000), che affronta la composizione relativamente tardi per assurgere a uno dei massimi autori del secondo Novecento, segnato da un radicalismo creativo che lo porterà sempre “oltre”, è stato grandemente influenzato da Maderna, tanto da dedicargli il celebre Duo pour Bruno. Nel ventennale della morte è Sandro Gorli, ex allievo del Maestro veronese, fondatore e direttore dello storico Divertimento Ensemble, a presentare un concerto-omaggio alla Biennale di Venezia.
Franco Donatoni definì Spiri, dove inizia a manifestarsi una ritrovata fiducia nell’invenzione compositiva e nella forza del segno autoriale, un pezzo “gioioso, quasi euforico”, e di impatto non meno immediato è Arpège, lavoro in cui l’intricato intreccio e il virtuosismo strumentale ammiccano a tratti al minimalismo e alla musica popolare. Scoperto è il riferimento alla gestualità ritmica e melodica, al timbro e al virtuosismo del jazz in Hot nel segno di una prodigiosa e visionaria stilizzazione della memoria. Dedica vivente a Donatoni, SOUVENIRS di Ruggero Laganà si articola in tre parti (collegate tra loro), ciascuna delle quali è un’irradiazione-trasformazione delle misure finali di altrettante composizioni di Donatoni (Spiri, Arpège e Hot) in residui, resti, ricordi... A Donatoni è implicitamente dedicato anche Il blu del tuono di Sandro Gorli, che nasce come un omaggio e un ricordo all’uomo e alla sua musica e prende spunto allusivo e forma dalla lunga amicizia e dalle conversazioni tra l’autore e, appunto, Donatoni.


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