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Al via l’ottava edizione della Biennale College Cinema
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Al via l’ottava edizione della Biennale College Cinema

Lunedì 14 ottobre la presentazione dei 12 team che hanno partecipato al primo workshop.

L’ottava edizione della Biennale College Cinema

La Biennale di Venezia annuncia la presentazione dei 12 progetti che hanno partecipato a Venezia, dal 5 al 14 ottobre 2019, al primo workshop dell’8a edizione della Biennale College Cinema (2019/2020). Introducono i lavori della giornata, lunedì 14 ottobre 2019 a Venezia nella sede della Biennale a Ca’ Giustinian, il Presidente Paolo Baratta e il Direttore del Settore Cinema Alberto Barbera. Novità di questa edizione, il numero dei film oggetto di supporto da parte della Biennale viene esteso a 4 film tra quelli selezionati, e di essi 2 almeno dovranno essere di registe donne.

  • Biennale College Cinema

E’ l’iniziativa della Biennale di Venezia che promuove nuovi talenti per il cinema offrendo loro di operare a contatto di maestri, per la realizzazione di lungometraggi a micro budget. Biennale College è un’esperienza innovativa e complessa che integra tutti i Settori della Biennale di Venezia.

  • Le Call internazionali dell’8a edizione

Dei 12 progetti, 9 provengono dalla selezione del bando Biennale College Cinema – International, e 3 da quella di Biennale College Cinema – Italia. La Call di quest’ultima era stata lanciata il 20 febbraio, quella internazionale il 7 maggio. A seguito delle Call sono pervenute 190 domande. Complessivamente, nel corso delle prime 8 edizioni della Biennale College Cinema sono pervenute 1.830 domande da ogni parte del mondo.

  • Il primo workshop dell’8a edizione

I 12 team autori dei progetti selezionati (composti da un regista e un produttore), provenienti da Australia, Brasile, Cina, Finlandia, Francia, Italia, Macedonia, Portogallo, Spagna, Stati Uniti, hanno partecipato a un primo workshop che si è svolto a Venezia dal 5 al 14 ottobre 2019.

  • Presentazione dei 12 progetti dell’8a edizione

In una sessione di lavoro, dalle ore 15 alle 18 di lunedì 14 ottobre i 12 team presentano i loro progetti, raccontando brevemente i vari aspetti legati alla creazione delle loro storie, i loro percorsi personali, le loro particolari influenze e la loro visione del cinema.

  • Selezione di quattro progetti per la realizzazione di quattro lungometraggi

Con il 2019/2020 il numero dei film oggetto di supporto da parte della Biennale viene esteso a 4 film tra quelli selezionati (di essi 2 almeno dovranno essere di registe donne). A seguito di questa presentazione, 4 team saranno pertanto invitati a due ulteriori workshop, sempre a Venezia, nei mesi di dicembre 2019 e gennaio 2020, per poi dare il via alle produzioni di 4 lungometraggi (opera prima o seconda), di cui uno italiano, che dovranno essere a basso costo, che avranno il supporto di 150mila euro e che saranno poi presentati alla 77. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica nel 2020. Anche gli 8 progetti non selezionati verranno aiutati e seguiti.

I 12 progetti

I 12 progetti selezionati per questa prima fase della Biennale College Cinema sono:

La Calle Pura - Alfredo Chiarappa (regista, Italia), Angelo Rocco Troiano (produttore, Italia)
Nella vita quotidiana, nei sogni e nelle paure di Brian, tardo adolescente taciturno ma determinato, che sogna di diventare uno dei migliori cantanti di Cuba, e nel rapporto con la sua famiglia allargata, si intravede il futuro dell’isola a 60 anni dalla Rivoluzione.

La Santa Piccola - Silvia Brunelli (regista, Italia), Francesca Maria Scanu (produttrice, Italia)
Tre ragazzine vivono in un quartiere soleggiato di Napoli, con i loro piccoli sogni di vita. C’è anche una bambina piccola, che tutti chiamano “la santa piccola” perché vede la Madonna. Potrebbe essere lei a compiere il miracolo di far avverare i loro sogni, ma questa speranza non è altro che una menzogna che finirà con l’estate, mentre il quartiere aspetta un nuovo santo in cui credere.

The Wizard of Fake - Stefano Etter, Giovanni Greggio (registi, Italia), Mattia De Marco (produttore, Italia)
Un falso documentario sul più grande autore di notizie false.

Babado - Camila Freitas, Joao Riviera Torres (registi, Brasile), Pedro Duarte (produttore, Portogallo)
“Babado” è la parola usata dai giovani nella triplice area di confine amazzonica fra Brasile, Perù e Colombia per definire molteplici tipi di scambio economico-sessuale. Fra questi giovani, ci sono i membri del tempio afro-brasiliano Umbanda del Padre Jairo, un ex-lavoratore del sesso transessuale come la maggior parte di quelli che sono stati iniziati nel suo tempio. In un’esperienza costante di performatività, i membri del gruppo decorano e reinventano i loro corpi: sia per incarnare delle entità nei riti, sia per lavorare in strada.

Fucking with Nobody - Hannaleena Hauru (regista, Finlandia), Emilia Haukka (produttrice, Finlandia)
Le vite di 5 personaggi che cercano di inserirsi nell’industria del cinema finlandese, si incrociano in un progetto di finto matrimonio.

Good Job - Di Shen (regista, Cina), Lizhi Chen (produttore, Cina)
L’azienda è finta, il matrimonio è finto, la figlia è finta, ma la vita e l’amore sono veri.

He That Shall Not Be Named (Mon Père, Le Diable) - Ellie Foumbi (regista, USA), Joseph Mastantuono (produttore, Francia)
Una rifugiata africana antisociale vede sconvolgere la sua tranquilla esistenza in un placido paesino di montagna nel sud della Francia, quando inizia a sospettare che il nuovo parroco della sua chiesa sia il signore della guerra che ha sterminato la sua famiglia.

Housekeeping for Beginners - Goran Stolevski (regista, Macedonia), Marija Dimitrova (produttrice, Macedonia)
Una donna omosessuale in Macedonia si trova obbligata a crescere le due figlie della sua compagna morta. Per adottarle legalmente, deve prima convincere il suo miglior amico (omosessuale) a sposarla. Come lei, lui non ha mai voluto e non vorrà mai essere genitore.

Last Minutes - Pedro Collantes (regista, Spagna), Daniel Remón (produttore, Spagna)
“Last Minutes” racconta la storia di quattro incontri diversi, ciascuno a pochi minuti dalla morte di qualcuno. Ogni incontro risulta essere l’ultima interazione umana di uno dei personaggi prima di lasciare questo mondo. Ignari di essere sulla soglia della morte, i personaggi che popolano il film vivono la rabbia, l’amore, la lussuria, la tenerezza, l’avidità o l’empatia, testimoni della beata inconsapevolezza dello scorrere del tempo verso la morte.

The Plant Under The Wild Land - Diego Zon (regista, Brasile), Ana Cristina Viegas (produttrice, Portogallo)
Nella fatica di respirare, Antonio invecchia fra le piante che crescono in terrazza e i polverosi nastri VHS che guarda spesso con Brando. Un giorno, Antonio si addormenta.

The Sound of Light - Julietta Boscolo (regista, Australia), Grayson Propst, Linda Micsko (produttrici, USA)
Una giovane cantante di talento – che si vergogna troppo delle sue umili origini per cantare in pubblico – si finge borghese per vincere un concorso di canto e la possibilità di una nuova vita eccitante.

Violenta - Juan Carlos Zaldivar alias Violenta Flores (regista, USA), Gill Holland, Shaz Bennet (produttori, USA)
“Violenta” è un film femminista di genere horror, dove il protagonista è un ambiguo vampiro che infesta il vecchio quartiere di una città coloniale. Il vampiro lotta per chiudere i conti con la sua madre biologica e un passato radicato nella violenza domestica, mentre si ciba di quelli che sfruttano le donne, i poveri e gli emarginati.

 

I 12 progetti sono documentati sul sito web della Biennale College Cinema.

I partner istituzionali

Biennale College Cinema, realizzato dalla Biennale di Venezia, ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema. Sponsor della Biennale College Cinema è l’Università Telematica Pegaso. Biennale College Cinema si avvale della collaborazione accademica di IFP New York e del TorinoFilmLab. Direttore è Alberto Barbera, Head of Programme Savina Neirotti.

Il primo workshop

Lavori di gruppo, lezioni plenarie, incontri singoli e scambi di idee: questo il programma del primo workshop della 8a edizione della Biennale College Cinema, che si è tenuto a San Servolo (Venezia) dal 5 al 14 ottobre 2019, curato da Alberto Barbera e dal Team della Biennale College Cinema (Savina Neirotti, Head of Programme).

I team dei 12 progetti sono stati affiancati da figure di spicco del panorama cinematografico indipendente internazionale e italiano. Il fine è stato quello di discutere sui propri progetti e sulle esperienze del cinema low budget, confrontandosi direttamente con i tutor e con gli altri gruppi.

A seconda del loro incarico, i tutor e consulenti hanno avuto precisi incarichi e hanno lavorato in modo diverso con i team al completo:

  • Group Leaders: Michele Turnure Salleo, Titus Kreyenberg, Scott Macaulay

Ognuno ha coordinato i lavori di un gruppo composto da 4 progetti e si è confrontato sia con il gruppo al completo sia direttamente con i singoli team assegnati. Ogni gruppo ha discusso nel dettaglio tutti gli aspetti del proprio progetto, dando e ricevendo consigli dagli altri team, e mettendo assieme tutte le idee ricevute nelle altre sessioni.

  • Producers Consultants: Amra Baksic Camo, Agustina Chiarino, Samm Haillay

Hanno discusso gli aspetti produttivi di ogni progetto, sfruttando le conoscenze del gruppo di riferimento per condividere le esperienze e le pratiche migliori del cinema a micro-budget.

  • Script Consultants: Eilon Ratzkovsky, Ossi Nishri, Francoise Von Roy

Ogni consulente di sceneggiatura si confronta con 4 progetti dedicati durante l’arco del workshop e preparano i team alla stesura dello step outline e della sceneggiatura.

  • 2 Esperti: Paul Tyler e Alec Von Bargen

Entrambi gli advisor si sono concentrati sull’aspetto visivo dei progetti. Paul Tyler ha condotto un particolare workshop con ogni team, con il fine di costruire i loro progetti nel modo migliore. Alec Von Bargen ha portato la sua esperienza di artista al servizio dei partecipanti; con lui i team, durante sessioni singole, sono riusciti a trovare il tema visivo centrale del loro progetto.

  • Pitching Trainer: Stefano Tealdi

In gruppi e in sessioni plenaria, ai team è stato dato un aiuto nel presentare il proprio progetto in pubblico, imparando a descrivere il nocciolo del progetto.

 

Nello specifico, il programma del workshop si è diviso in più momenti diversi, in cui i team hanno lavorato in gruppi o assieme:

- Lavoro di gruppo: tre gruppi in totale, composti da quattro progetti ciascuno;

- Lavori in team: con i tutor di riferimento; sia con ogni tutor singolarmente sia con i tre tutor al completo;

- Case studies e presentazioni: sessioni plenarie per tutti i partecipanti;

- Incontri singoli con tutor di un gruppo differente: a ogni team è stata data la possibilità di ricevere feedback da tutor appartenenti ad un gruppo diverso dal proprio;

- Scrittura: momento di lavoro individuale o di discussione all’interno di ogni team.

Le edizioni 2012-2019

Sono 22 i lungometraggi finora realizzati nel corso della prima (2012/2013), della seconda (2013/2014), della terza (2014-2015), della quarta (2015-16), della quinta (2016-17), della sesta (2017-2018) e della settima (2018-2019) edizione della Biennale College Cinema, presentati in prima mondiale rispettivamente alla 70. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica 2013, alla 71. Mostra 2014, alla 72. Mostra 2015, alla 73. Mostra 2016, alla 74. Mostra 2017, alla 75. Mostra 2018, alla 76. Mostra 2019 e successivamente in altri festival, che hanno ottenuto numerosi premi e un ottimo riscontro dalla critica.

  • I tre film della 1a edizione della Biennale College Cinema (2012/13)
  1. Memphis (Usa) di Tim Sutton (regista), prodotto da John Baker, ha partecipato al Sundance Film Festival, concorso NEXT <=>, al Miami Film Festival, e al Sundance-London Film and Music Festival. In Usa è stato distribuito in sala nell’estate 2014 per Kino Lorber, in VOD per Vimeo un mese dopo la sua uscita in sala, e in cable tv su AMC/Sundance Channel Global.
  2. Mary is Happy, Mary is Happy (Thailandia) di Nawapol Thamrongrattanarit (regista), prodotto da Aditya Assarat, ha partecipato al Taipei Golden Horse Film Festival, vincendo il Netpac Competition per il miglior film asiatico; al Busan International Film Festival, al Festival Internacional de Cine Valdivia, al Tokyo International Film Festival, al Torino Film Festival, all’International Film Festival Rotterdam, al Pan-Asia Film Festival, all’Italian Film Festival - Special Venice Edition (Asian Showcase) a Singapore, al Minneapolis-St. Paul International Film Festival, al San Francisco International Film Festival. Ha inoltre vinto 4 Thailand National Film Awards (su 10): attrice, attrice non protagonista, fotografia, montaggio; e 3 Bangkok Critics Assembly Awards (su 9): attrice, montaggio, scenografie; ha ottenuto 5 Kom Chad Luek Awards nomination: film, regia, sceneggiatura, attrice protagonista, attrice non protagonista. È uscito in sala, in Thailandia, il 28 novembre 2013, ed è uscito nelle sale di Inghilterra e Irlanda nell’autunno del 2014 (distribuzione day-for-night).
  3. Yuri Esposito (Italia) di Alessio Fava (regista), prodotto da Max Chicco, ha partecipato allo Stockholm International Film Festival e al Torino Film Festival, ottenendo ottime recensioni.

 

  • I tre film della 2a edizione della Biennale College Cinema (2013/14)
  1. Blood Cells di Joseph Bull (regista, Gran Bretagna), Luke Seomore (regista, Gran Bretagna), Samm Haillay (produttore, Gran Bretagna), ha partecipato al Tallinn Black Nights Film Festival 2015. È uscito in sala in Inghilterra e Canada, e in moltissime piattaforme VOD in tutto il mondo, compresi Stati Uniti e Italia.
  2. H. di Rania Attieh (regista, Libano), Daniel Garcia (regista, Usa), Shruti Rya Ganguly (produttrice, India), Pierce Varous (produttore, Usa), ha vinto il Kiehl’s Someone to Watch Award agli Independent Spirit Awards 2015. Ha partecipato al Sundance Film Festival 2015 nel concorso NEXT <=>. Ha partecipato al Festival di Berlino 2015 nella sezione Forum. Ha vinto il Guanajuato Film Festival 2015. Ha partecipato in altre rassegne come l’International Istanbul Film Festival, il Sarasota Film Festival, l’Independent Film Festival of Boston, il Nashville Film Festival, il Jeonju International Film Festival, il San Francisco International Film Festival e il Little Rock Film Festival. Ha avuto proiezioni al MoMA e distribuzione cinematografica a New York nel mese di aprile 2016. Rania Attieh ha vinto al Tribeca 2019 il Nora Ephron Award.
  3. Short Skin di Duccio Chiarini (regista, Italia), Babak Jalali (produttore, Iran/Gran Bretagna), ha partecipato al concorso Generation 14plus della sezione Berlinale Generation del Festival di Berlino 2015 e ha vinto il Ciak d’oro 2015 per la migliore opera prima. È stato distribuito nelle sale italiane il 23 aprile 2015 da Good Films, confermando il successo di critica già avuto nei festival. Ha inoltre partecipato all’İstanbul Film Festival, allo Stockholm International Film Festival, e ha vinto il Festival Il Cinema Italiano Visto da Milano. È uscito in sala a NYC a ottobre per Breaking Glass Pictures. Reperibile in DVD per CG Entertainment.

 

  • I tre film della 3a edizione della Biennale College Cinema (2014/15) sono stati presentati alla 72. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica (2-12 settembre 2015):
  1. Baby Bump di Kuba Czekaj (regista, Polonia), Madgadalena Kaminska (produttrice, Polonia), ha trovato distribuzione in Polonia a partire dal 3 giugno 2016. Alla Mostra di Venezia 2015 ha ottenuto una Menzione Speciale del Queer Lion Award. Tra gli altri riconoscimenti ricevuti in giro per il mondo troviamo una Menzione Speciale al Gdynia Film Festival, il Journalists' Award e il premio per la miglior regia allo Youth Film Festival, una Menzione Speciale al Sopot Film Festival, e il Programming Award for Artistic Achievement al OUTFEST di Los Angeles.
  2. Blanka di Kohki Hasei (regista, Giappone), Flaminio Zandra (produttore, Italia), ha vinto la Lanterna Magica Award e il premio Sorriso Diverso Venezia 2015 alla Mostra del Cinema 2015. Ha vinto numerosi premi tra cui il Netpac Award al Kolkata International Film Festival 2015, ed ha partecipato a numerosi festival in tutto il mondo tra cui Göteborg, Küstendorf, Tallinn Black Nights Film Festival, Taipei Golden Horse Film Festival, e Busan. Ha trovato distruzione cinematografica in Francia, Spagna e Svizzera.
  3. The Fits di Anna Rose Holmer (regista, Usa), Lisa Kjerulff (produttrice, Usa), ha subito ottenuto entusiastiche recensioni alla Mostra del Cinema 2015 da “The Hollywood Reporter” (“La scoperta di un diamante grezzo”) e dai “Cahiers du Cinéma” (“l’opera prima più emozionante del festival”). Ha partecipato al Sundance 2016, al New Registas/New Films di NYC, e in più di 30 festival in giro per il mondo tra cui Sarasota, Karlovy Vary e il Deauville Film Festival 2016 (in concorso). È uscito in sala negli Stati Uniti per Oscilloscope Laboratories il 3 giugno 2016, dove ha ottenuto la seconda media per sala nel primo weekend. È disponibile in DVD e Blu-ray negli Stati Uniti. È stato venduto per la cable tv in mezzo mondo, e uscirà in sala in Francia a inizio 2017. Anna Rose Holmer è stata nominata tra le ’25 New Faces of Independent Cinema’ da Filmmaker Magazine nel 2015.

 

  • I quattro film della 4a edizione della Biennale College Cinema (2015/16) sono stati presentati alla 73. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica (31 agosto - 10 settembre 2016):
  1. Una Hermana – One Sister di Verena Kuri (regista e produttrice, Argentina), Sofía Brockenshire (regista e produttrice, Argentina).
  2. Mukti Bhawan - Hotel Salvation di Shubhashish Bhutiani (regista, India), Sanjay Bhutiani (produttore, India), ha avuto una standing ovation di 10 minuti e ha vinto il XXIII Prix "Enrico Fulchignoni" consegnato dalla giuria dell’UNESCO.
  3. Orecchie di Alessandro Aronadio (regista, Italia), Costanza Coldagelli (produttrice, Italia), alla Mostra 2016 ha vinto tre premi collaterali: il Premio ARCA CinemaGiovani per il Miglior film italiano; la Menzione Fedic - Il Giornale del Cibo per la migliore opera legata al cibo; il Premio Nuova Imaie a Daniele Parisi come miglior attore esordiente della Mostra.
  4. La Soledad di Jorge Thielen Armand (regista, Venezuela), Adriana Herrera (produttrice, Venezuela), Rodrigo Michelangeli (produttore, Venezuela), Manon Ardisson (produttrice, Venezuela).

 

  • I tre film della 5a edizione della Biennale College Cinema (2016/17) sono stati presentati alla 74. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica (30 agosto – 9 settembre 2017):
  1. Beautiful Things (Italia) – Giorgio Ferrero (regista), Federico Biasin (produttore) – opera prima. Alla Mostra 2017 ha ottenuto il Premio Arca CinemaGiovani per il miglior film italiano. Nel 2018 ha vinto il primo premio nella sezione NEXT:WAVE dedicata ai registi emergenti al CPH:DOX di Copenhagen. Ha vinto il Best Sound Award” al Moscow International Doc Film Festival, è stato presentato all’IFP e al FIT (Fashion Institute of Technology). Giorgio Ferrero ha tenuto una masterclass a Yale.
  2. Strange Colours (Australia) – Alena Lodkina (regista), Kate Laurie, Isaac Wall (produttori) – opera prima
  3. Martyr (Libano) – Mazen Khaled (regista), Diala Kachmar (produttore) – opera seconda.

 

  • I tre film della 6a edizione della Biennale College Cinema (2017/18) sono stati presentati alla 75. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica (29 agosto – 8 settembre 2018):
  1. Deva di Petra Szöcs (regista, Ungheria) – Péter Fülöp (produttore, Ungheria) –  Gergő Nagy (co-writer, Ungheria) – opera prima
  2. Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri (regista, Italia) – Chiara Galloni (produttore, Italia) –  opera prima. È entrato nella cinquina dei Nastri d’argento come migliore opera prima
  3. Yuva di Emre Yeksan (regista, Turchia)  Anna Maria Aslanoglu (produttore, Turchia) – opera seconda

 

  • I tre film della 7a edizione della Biennale College Cinema (2018/19) sono stati presentati alla 76. Mostra Internazionale d’​Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre 2019):
  1. The End of Love di Karen Ben Rafael (regista, Israele) – Delphine Benroubi (produttore, Francia) – opera seconda
  2. Lesson of Love di Chiara Campara (regista, Italia) – Tancredi Campello (produttore, Italia) – opera prima
  3. This is not a Burial, it’s a Resurrection di Jeremiah Mosese (regista, Lesotho) - Cait Pansegrouw e Bongiwe Selane (produttrici, Sudafrica) – opera seconda. Il regista Jeremiah Mosese è stato selezionato per partecipare con il suo nuovo progetto Victoria Falls all’evento Cinefondation’s Atelier (16-23 Maggio)