fbpx Archivio Storico | Arte nella natura: gli archivi della Biennale e la Land art
La Biennale di Venezia
    • IT
  • Menu

Your are here

Arte nella natura: gli archivi della Biennale e la Land art
Archivio Storico -

Arte nella natura: gli archivi della Biennale e la Land art

Due giornate di studio (giovedì 20 e venerdì 21 aprile) con autori, docenti, esperti e studiosi italiani e internazionali alla Biblioteca della Biennale ASAC.

Due giornate di studio

La Biennale di Venezia dedica due giornate di studio, giovedì 20 e venerdì 21 aprile, al tema Arte nella natura: gli archivi della Biennale e la Land art, organizzate dall’Archivio Storico alla Biblioteca della Biennale ASAC (Giardini di Castello, ingresso da Calle del Paludo). Partecipano autori, docenti, esperti e studiosi italiani e internazionali: Rinaldo Censi, Emanuele Coccia, Paolo D'Angelo, Lia Durante, Michelangelo Frammartino, Philippe-Alain Michaud, Camilla Pietrabissa, Stefania Portinari, Debora Rossi, Olivier Schefer, Riccardo Venturi.

Di questo e di alcune testimonianze sulla Land art e i suoi artisti conservate nell’Archivio della Biennale, si parlerà durante due giornate così articolate:

 

Giovedì 20 aprile (ore 14.30-18.30): saluti di Debora Rossi, responsabile dell’Archivio Storico della Biennale, e introduzione di Lia Durante, storica dell’arte, Fondo Artistico dell’Archivio della Biennale.

Proiezione del film Land Art (1969, 34 min) di Gerry Schum.

A seguire interventi di: Philippe-Alain Michaud (conservatore e direttore del Dipartimento di cinema sperimentale del Centre Pompidou di Parigi), "Land art": Gerry Schum e la Fernsehgalerie; Stefania Portinari (professoressa associata di Storia dell’Arte Contemporanea, Università Ca’ Foscari Venezia), "Sostituzioni", apparizioni e barene. La Land Art alla Biennale di Venezia; Paolo D’Angelo (professore ordinario di Estetica, Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo, Università Roma Tre), Arte ambientale e sostenibilità; Olivier Schefer (filosofo e autore, professore di Estetica e Filosofia dell'Arte, Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Nancy Holt, Utah Sequence (1970): fantasmi e margini della Spiral Jetty. Modera Rinaldo Censi (docente presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna, scrittore, film curator).

 

Venerdì 21 aprile 2023 (ore 10.30-13.00): Il filmmaker come speleologo, Rinaldo Censi dialoga con il regista Michelangelo Frammartino, con proiezione di estratti dal film Il buco (2021).

(ore 15.00-17.30) interventi di: Riccardo Venturi (professore associato in Teoria e Storia dell’Arte, École des arts, Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne), Allunaggio come Land art? Il caso di Robert Smithson; Camilla Pietrabissa (assegnista di ricerca in Storia dell'Arte Moderna, Università IUAV di Venezia, docente, Università Bocconi di Milano), (Is)land art. Un paradigma utopico; Emanuele Coccia (professore associato, EHESS - École des hautes études en sciences sociales, Parigi), Meteorologia e arte terrestre. Modera Rinaldo Censi.

La Land art

La Land art si deve a un gruppo di artisti che si riunì per la prima volta nel 1968 alla Galleria Dwan di New York. Erano questi i creatori di earthworksMichael  Heizer, Richard  Long, Jan Dibbets, Robert Smithson, Walter De Maria, Dennis Oppenheim, Barry Flanagan e altri – che  spostarono la loro attività in modo quasi totale all’aperto, in luoghi spesso remoti e inaccessibili, per poi restituire il loro lavoro solo in modo molto parziale, tramite fotografie e film. Per comprendere la portata di questi interventi su grande scala in una natura spesso impervia e non facilmente raggiungibile, le persone dovevano allontanarsi dall’ambiente urbano, meccanizzato, industriale e intransigente che caratterizzava in quegli anni l’opera dei minimalisti. L’intento degli artisti della Land art fu fondamentalmente quello di realizzare opere che poi il tempo avrebbe distrutto, lasciando che la natura su cui erano intervenuti riprendesse inevitabilmente il sopravvento.

Le due giornate di studio sono state realizzate dall’Archivio Storico della Biennale, da una proposta di Rinaldo Censi.

Gli appuntamenti dell’Archivio Storico

L’iniziativa rientra nella serie di appuntamenti periodici organizzati dall’Archivio Storico della Biennale di Venezia nell’ambito del Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee, volti a restituire gli esiti delle ricerche, a informare delle nuove acquisizioni, a presentare libri e mostre d’archivio. In precedenza, il 6 e il 13 marzo, sono state dedicate due giornate all’acquisizione del Fondo Luca Ronconi. Più recentemente, il 30 marzo, in occasione dell’acquisizione del Fondo Lorenzo Capellini, La Biennale ha inaugurato la mostra B74-78. Lorenzo Capellini. Un racconto fotografico al Portego di Ca’ Giustinian (San Marco, 1364/a), e ha dedicato due giornate di studi volte a ripercorrere il quadriennio di attività artistiche della Biennale sotto la presidenza di Carlo Ripa di Meana (1974-1978).