Biennale College Teatro: i partecipanti ai workshop
Al via il 23 luglio i 9 percorsi laboratoriali di Biennale College Teatro.
Biennale College Teatro 2018
Il Settore Teatro vedrà coinvolti coloro che il Direttore del settore Teatro Antonio Latella riterrà, a suo insindacabile giudizio e in accordo con i Maestri dei singoli laboratori proposti, rispondere agli obiettivi di ciascuno dei percorsi e ai requisiti richiesti dagli stessi, parte integrante del suo progetto artistico 2018.
Il progetto Biennale College - Teatro, coerentemente allo spirito delle recenti edizioni, si pone come luogo di ipotesi e confronto, spazio costantemente aperto all'incontro e alla sperimentazione, in un processo che possa coinvolgere studiosi, spettatori, appassionati. Una vera e propria fabbrica di idee sulle possibilità del teatro: linguaggi, codici, tecniche, tecnologie e scienze della scena sono le linee guida di una verifica sistematica, affidata a Maestri ed esperti di tutto il mondo.
L'edizione 2018 di Biennale College - Teatro prevede un numero significativo di giornate dedicate al lavoro con i Maestri prescelti, nell'ottica di offrire a ogni partecipante la possibilità di prendere parte da un lato a un autentico processo creativo e dall'altro di valorizzare la funzione formativa di ogni workshop, al contempo luogo di ideazione e alta istruzione. L’incontro con i Maestri sarà preceduto da una sessione di lavoro che coinvolgerà la totalità dei partecipanti ai vari workshop, condotta dal Direttore Antonio Latella e prevista dal 20 al 22 luglio 2018.
Ogni Maestro e ogni partecipante al College si confronterà anche in questa edizione su un unico tema, per poi proporre l'esito di ogni workshop in una breve realizzazione scenica al termine dello stesso. Ognuna di queste inedite creazioni verrà presentata insieme alle altre in una sorta di maratona teatrale, prevista il 5 agosto, ultimo giorno del Festival.
Il tema proposto quest’anno ai Maestri della Biennale College è quello del “bacio”. Bacio come gesto entrato a far parte della nostra quotidianità, ma anche come atto performativo che sempre si rinnova fino a rendersi irripetibile e unico.