La mostra propone una riflessione sulle varie forme d’intelligenza – concettuale, storica, tecnologica, artistica, emotiva – personificate nel disegno architettonico come forma di pensiero e reimmaginazione dello spazio costruito. Situata in un presente post-tecnologico, mira a recuperare una sorta di umanizzazione dello spazio creando pregnanti relazioni tra l’architettura, la natura che la sostiene e le forme di vita che la abitano, così come appaiono nelle idealizzazioni degli architetti.
Basato sul lavoro dell’artista Vlad Nancă – incentrato sulla ricontestualizzazione delle sagome umane nei disegni architettonici – il progetto Human Scale esplora le funzioni vitali, emotive e simboliche dell’architettura. Una selezione di disegni disposti cronologicamente ricostruisce, per mezzo dell’entourage, una storia sociale condensata dell’architettura sia costruita che immaginata in Romania nel XX secolo, registrando fasi, epoche e ideologie controverse. Una raccolta di mappe storiche originali dal XV al XIX secolo, in cui gli individui sono presenze allegoriche, analizza il disegno come strumento per illustrare il potere politico e sociale e il modo in cui l’architettura contribuisce a plasmare le identità collettive e a influenzare le versioni storiografiche dominanti.