fbpx Biennale Teatro 2018 | Antonio Rezza, Flavia Mastrella - Anelante
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Teatro

Antonio Rezza, Flavia Mastrella - Anelante



(2015, 100')

di Flavia Mastrella, Antonio Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo Di Norscia
(mai) scritto da Antonio Rezza
Habitat di Flavia Mastrella
assistente alla creazione Massimo Camilli
luci Mattia Vigo
rielaborato da Daria Grispino
organizzazione Stefania Saltarelli
macchinista Andrea Zanarini
foto di scena Giulio Mazzi
foto Flavia Mastrella, Stefania Saltarelli
traduzione Jane Dolman
un ringraziamento speciale a Mario Biondino
si ringraziano Giorgia Nevigato, Lorenzo Artibani, Patrizia Puddu, Francesco Massaro, Comune di Nettuno, atelier Sara Baldazzi, Ezio Novara, Silvia Vecchini, Chiara Crupi, Centro Sociale Franco Romani
una produzione RezzaMastrella, TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello, Fondazione Teatro Piemonte Europa

www.rezzamastrella.com
www.teatrovascello.it
rezzamastrella@hotmail.it

Commento degli autori

In scena un rituale, ritmo nei movimenti e nelle voci. Ci sono più performer in scena, approdiamo quindi in un territorio incontaminato.
Ci si piega troppo spesso con l’assurdo dietro, e si fanno i conti dei traumi passati. Così l’essere inferiore cerca conforto nell’impegno civile. E con la morte altrui ritorna l’amor proprio. Tra balli, feste orientali e lutti premeditati ci si libera della solidarietà, pratica aziendale che genera profitto. Anche la cultura con gli occhiali piega il culo. Chi legge un libro è costretto a stare zitto da chi scrive, chi legge compra il suo silenzio, chi compra un libro fomenta e capovolge l’omertà. Ma con la mamma biologica la partita è persa: pelle della sua pelle ma fine della tua.
Il potente si costruisce lo spazio da solo e gli altri lo stanno a guardare... fino a quando non si possono più muovere. La ricerca vocale è indirizzata su un apparente mono tono, lo scavo è interiore, la carotide respira perché si affranca dal falsetto che corrode. Ma in agguato c’è la logorrea che allunga la vocale e tira la corda prima ancora di spezzarla: indiscutibile leggerezza che occulta la parola interiore, quella che brutalizza le budella. Fino a portare la voce sott’acqua, disegno politico dove ha fallito anche Dio, perché la parola di Dio dentro l’acqua si ammolla, diventa una pappetta, declassa a cartastraccia. Addio terza dimensione, l’equilibrio è precario, esplode il luogo comune, un muro, un monitor dove emergere, per reinventarsi. L’Anelante nascosto tra le muraglie è disposto a sostenere la gerarchia di sempre con i sistemi virtuali di cui si è impadronito; senza sporgersi, pretende di conoscere il mondo.
Sono presenti, oltre ad Antonio Rezza, Ivan Bellavista, Manolo Muoio, Chiara Perrini, Enzo di Norscia. Assistente alla creazione è Massimo Camilli, il disegno luci è di Mattia Vigo rielaborato da Daria Grispino.

Teatro alle Tese

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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