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Biennale College Teatro 2023: i vincitori del bando Performance Site-specific
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Biennale College Teatro 2023: i vincitori del bando Performance Site-specific

I progetti di Morana Novosel e di Gaetano Palermo in scena al 51. Festival Internazionale del Teatro.

Biennale College Teatro
Performance Site-specific

Sono la regista e performer croata Morana Novosel e il performer italiano Gaetano Palermo i vincitori della terza edizione del bando Biennale College Teatro dedicato alla Performance Site-specific 2023.
Morana Novosel e Gaetano Palermo con le rispettive performance Fluid Horizons e Swan saranno parte integrante del 51. Festival Internazionale del Teatro (15 giugno > 1 luglio), dopo un percorso di elaborazione e definizione in tutti gli aspetti del loro progetto con il tutoraggio dei Direttori Stefano Ricci e Gianni Forte (ricci/forte) e la produzione della Biennale di Venezia.

Leggi le motivazioni complete

Fluid Horizons
Morana Novosel

S’ispira al pessimismo ambientale del Dark Mountain Manifesto Morana Novosel, classe 1987, diplomata all’Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, che con la performance proposta, Fluid Horizons, immagina una Venezia inabitabile. Scrivono Stefano Ricci e Gianni Forte motivando la loro scelta: “Morana Novosel sembra non essere interessata alla narrazione nel senso conosciuto del termine ma a una sincronizzazione degli eventi, come una formula matematica che trova continue reazioni; in tal modo, l’artista ci pone in una condizione quasi divina, nello scegliere gli eventi e dar loro significato. Abbiamo provato a governare il mondo, ad agire come amministratori di una divinità superiore ma abbiamo fallito; guardiamo impassibili, senza coscienza la distruzione compiuta da noi stessi. Qual è dunque l’epitaffio appropriato per una civiltà? La Novosel utilizza la città di Venezia per piangere la perdita di umanità; cambiamenti climatici, innalzamenti delle maree, gas serra e riscaldamento globale trascinano questa umanità serenissima nella propria sordità verso un rinnovato concetto di Atlantide. Forse l’accampamento di congegni di comunicazione della Novosel assurge a una landa di tesori sommersi, a raccontarci cosa eravamo diventati, a testimonianza del futuro dell’uomo: la fine della civiltà non è la fine del mondo; la perdita del nostro habitat di comunicazione ci ha resi molluschi diffidenti. La performance di Morana Novosel ci restituisce le capacità residue da rimettere in gioco per una rivoluzione umana”.

Swan
Gaetano Palermo

Classe 1998, Gaetano Palermo, laureato in filosofia a Bologna per poi specializzarsi in teatro e arti performative allo Iuav di Venezia, ha proposto Swan, performance liberamente ispirata all’assolo La morte del cigno che Michel Fokine coreografò per Anna Pavlova, prima ballerina del Balletto Mariinskij nel 1901. Affermano i Direttori Stefano Ricci e Gianni Forte nella motivazione: “In un tempo fluttuante tipico del sogno, il regista catanese ci immerge nel cuore del labirinto della vita con una performance rapsodica dove l’Eroina, pattinando in un giorno di assolata iridescenza, apparentemente reclusa nell’assolo della sua bolla autistica, si libra in una costellazione claustrofobica di traiettorie circolari/ellittiche… Gaetano Palermo mette in evidenza il lato oscuro dell’individuo attraverso la paura dell’altro che non conosciamo e la sua solitudine, disgiungendo lo sguardo dello spettatore nel duplice ruolo di co-protagonista e di voyeur. Conducendolo altrove, in mondi onirici di desideri e di angosce, scatena in lui un’identificazione (quella che, allertandoci, Karl Popper chiama lo spirito della tribù) – che si sposta dal piano personale della performer a quello universale della nostra comunità – permettendoci così d’intravedere in controluce la sindone di un intero Pianeta, in rotazione sul perno del Sé come un derviscio ebbro, ostentando una furia ribollente e una brutalità paralizzante in tutte le sue forme politico-ideologiche, sociali, religiose, sessuali, economiche, ambientali, sempre più stratificate come sedimenti rocciosi inscalfibili”.

Biennale College

Biennale College è un’esperienza che dal 2012 integra tutti i Settori della Biennale di Venezia – Arte, Architettura, Cinema, Danza, Musica, Teatro, ASAC – per promuovere giovani talenti offrendo loro di operare a contatto con maestri per la messa a punto di creazioni che diventeranno parte dei programmi artistici.
Biennale College, realizzato dalla Biennale di Venezia, ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale dello Spettacolo e della Regione del Veneto.

Cenni biografici

Morana Novosel (1987, Zagabria) è una regista teatrale. Studia alla Facoltà di studi umanistici e scienze sociali conseguendo la laurea triennale e all’Accademia di Arte Drammatica di Zagabria, dove consegue la laurea magistrale in regia teatrale e trasmissioni radiofoniche. S’interessa di teatro collettivo e processi di creazione collaborativi, ma anche di teatro contemporaneo drammatico e post-drammatico. Tra le sue produzioni più rilevanti: A logical place to meet al Teatro &td di Zagabria nel 2014, una performance collettiva per cui Morana Novosel collabora al testo e firma la regia, partendo dai film documentari di Werner Herzog; Prima della pensione di Thomas Bernhard, che ha diretto per il Teatro nazionale croato Ivan pl. Zajc di Rijeka nel 2016, dopo aver vinto il “Concorso per giovani autori”; Voids, una performance collettiva al Teatro nazionale croato di Zagabria, in coproduzione con UO Odeon Art.
Tra il 2017 e il 2018 ha guidato la Colonia drammatica internazionale di Grožnjan, un programma dell’Istituto Internazionale del Teatro – Croatia, che promuove giovani sceneggiatori internazionali mettendo in scena le loro opere in collaborazione con artisti croati. Ha lavorato come aiuto regista in vari teatri croati.

 

Gaetano Palermo (1998, Catania) è performer e artista multidisciplinare. Dopo la laurea in Filosofia presso l’Università di Bologna studia Teatro e Arti Performative all’Università luav di Venezia e Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Kassel. Nel 2019 partecipa al corso di alta formazione “Il Ritmo Drammatico” dell’Istituto di Arte Applicata Societas. La sua ricerca si situa al confine tra realtà e rappresentazione, indagando l’ontologia della performance nel suo rapporto con il reale attraverso il fantasmatico e il perturbante. Come performer ha lavorato per artisti come Bruce Nauman, Romeo Castellucci, El Conde de Torrefiel, Rimini Protokoll, Cesare Pietroiusti, Tamara Cubas. Il suo primo lavoro Tinnitus è stato presentato nel 2022 a I Fumi della Fornace, Macerata. Vive e lavora tra Bologna e Venezia.