| Prima assoluta: | 2020, 90’ |
|---|---|
| Di: | Fabiana Iacozzilli |
| Con: | Marta Meneghetti, Roberto Montosi |
| Scene: | Fiammetta Mandich |
| Realizzazione body suit: | Makinarium (special – visual – effects) |
| Luci: | Luigi Biondi, Francesca Zerilli |
| Suono: | Hubert Westkemper |
| Fonico: | Jacopo Ruben Dell’Abate |
| Collaborazione artistica: | Lorenzo Letizia, Luca Lotano, Ramona Nardò |
| Aiuto regia: | Francesco Meloni |
| Assistente alla regia: | Cesare Santiago Del Beato |
| Assistente alla drammaturgia: | Carola Fasana |
| Foto di scena: | Manuela Giusto |
| Un ringraziamento a: | Giorgio Testa |
| Produzione: | Cranpi, La Fabbrica dell’Attore-Teatro Vascello Centro di Produzione Teatrale, Fondazione Sipario Toscana-Centro di Produzione teatrale, Carrozzerie | n.o.t |
| Con il contributo di: | Regione Lazio - Direzione Regionale Cultura e Politiche Giovanili – Area Spettacolo dal Vivo |
| Con il sostegno di: | Teatro Biblioteca Quarticciolo, Periferie Artistiche Centro di Residenza Multidisciplinare della Regione Lazio, ATCL Circuito multidisciplinare della Regione Lazio per Spazio Rossellini |
| Con il supporto di: | Nuovo Cinema Palazzo, Labirion Officine Trasversali |
| Nota: | Lo spettacolo prevede scene di nudo |
Fabiana Iacozzilli - Una cosa enorme
Descrizione
Quando inizio a lavorare a un nuovo progetto penso a Paul Haggis quando dice “So di avere una storia quando c’è una domanda a cui non è facile dare risposta”. Le domande che mi muovono e intorno alle quali mi interrogo sono: “perché ho così tanta paura di mettere al mondo un figlio?”, “perché ho così tanta paura di dire che non voglio mettere al mondo un figlio?” e “perché oggi mi devo vergognare se sono una donna senza figli, abbassare lo sguardo se non sono genitrice?”
E così in un’età ormai avanzata, mentre le domande che mi pongo sono queste, mi ritrovo a constatare che mia madre ottantaduenne, così vicina alla sua dipartita e nel pieno di una demenza senile avanzata, ha un’incontinenza urinaria importante e mentre mi domando quando e come potrò riuscire a metterle il pannolone, comprendo che ho comunque un ruolo di genitrice da assolvere. Quella spinta tristemente umana che ci porta a essere genitori dei nostri genitori.
Fabiana Iacozzilli