fbpx Biennale Teatro 2019 | quotidianacom - L’anarchico non è fotogenico
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Teatro

quotidianacom - L’anarchico non è fotogenico



(2014, 55’)

capitolo uno della trilogia Tutto è bene quel che finisce

di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni
produzione quotidianacom, Kronoteatro
con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna
in collaborazione con La Corte Ospitale/progetto residenziale, Armunia/Festival Inequilibrio

 

Spettacolo consigliato per un pubblico adulto.

Descrizione

Paola Vannoni e Roberto Scappin, noti come quotidianacom, lavorano sul linguaggio facendo del meccanismo dialogico, quello sinteticamente indicato come Q/A, una cifra stilistica, tra folgoranti battute e siparietti surreali intinti nel curaro, o incongrui al limite dell’assurdo. A Venezia presentano segmenti della loro biografia artistica con L’anarchico non è fotogenico, Sembra ma non soffro e la novità Il racconto delle cose mai accadute.

“L’azione è condotta in tre capitoli, che si sviluppano dal nucleo centrale Tutto è bene quel che finisce. Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con l’interesse a confrontarci sulle eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura”. (quotidianacom)

Sala d’Armi A

SESTIERE CASTELLO
CAMPO DELLA TANA 2169/F
30122 VENEZIA
TEL. 0415218711
info@labiennale.org

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