fbpx Biennale Cinema 2020 | The Man Who Sold His Skin
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Cinema

The Man Who Sold His Skin

Orizzonti
Regia:
Kaouther Ben Hania
Produzione:
Tanit Films (Nadim Cheikhrouha), Cinetele films (Habib Attia), Twenty Twenty Vision (Thanassis Karathano, Martin Hampel), Kwassa Films (Annabella Nezri), Laika Film and Television (Andreas Rocksen), Metafora Media Production (Fayçal Hassaïri), Sunnyland Film as a member of A.R.T. Group, (Antoine Khalife), Film i Vast (Anthony Muir), VOO Be tv (Philippe Logie), Istiqlal Films (Philippe Faucon)
Durata:
104’
Lingua:
Inglese, arabo, francese
Paesi:
Tunisia, Francia, Germania, Belgio, Svezia
Interpreti:
Yahya Mahayni, Dea Liane, Monica Bellucci, Koen de Bouw, Darina Al Joundi, Christian Vadim, Wim Delvoye, Saad Lostan
Sceneggiatura:
Kaouther Ben Hania
Fotografia:
Christopher Aoun
Montaggio:
Marie-Hélène Dozo
Scenografia:
Sophie Abdelke
Costumi:
Randa Khedher
Musica:
Amine Bouhafa
Suono:
Anders Billing, Vive Leny Andrieux
Effetti visivi:
Jean-Michel Boublil

sinossi

Sam Ali, un giovane siriano sensibile e impulsivo, fugge dalla guerra lasciando il suo paese per il Libano. Per poter arrivare in Europa e vivere con l’amore della sua vita, accetta di farsi tatuare la schiena da uno degli artisti contemporanei più intriganti e sulfurei del mondo. Trasformando il proprio corpo in una prestigiosa opera d’arte, Sam finisce per rendersi conto che la sua decisione potrebbe non significare la libertà.

commento della regista

Il progetto è nato dall’incontro di due mondi. Il mondo dell’arte contemporanea, e in particolare l’opera dell’artista belga Wim Delvoye (Tim, 2006), e il mondo dei rifugiati politici, in particolare i rifugiati siriani che devono combattere con documenti e permessi di soggiorno... Mi sono chiesta: “Cosa accadrebbe se... un artista famoso offrisse a un rifugiato di diventare una sua opera per ottenere la libertà di movimento?” Così è nato il viaggio di Sam Ali: un giovane rifugiato pieno di passione gettato in un mondo cinico. Un uomo normale costretto a un’avventura straordinaria. Il film è anche una storia d’amore in cui il protagonista, separato dalla donna che ama, perde la dignità – e la pelle – per cercare di raggiungerla. E ancora, cosa significa essere liberi quando il gioco è truccato, quando non si ha la possibilità di scegliere? The Man Who Sold His Skin è un’allegoria sulla libertà personale in un sistema iniquo e tratta l’ampio spettro di significati legati ai problemi del nostro mondo reale.

PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE

PRODUZIONE 1: Nadim Cheikhrouha - Tanit Films
61 rue Piat
75020 – Paris, France
Tel. +33 6 82 80 64 87
nadim.cheikhrouha@gmail.com

PRODUZIONE 2: Habib Attia – Cinetelefilms
23, rue d’Andalousie, Tunisia
Tel. +216 23 449 001
mh.attia@cinetelefilms.net
http://www.cinetelefilms.net/

PRODUZIONE 3: Thanassis Karathanos, Martin Hampel - Twenty Twenty Vision
Schwedter Strasse 13
10119 – Berlin, Germany
Tel. +49 30 612 817 50
tkarathanos@twentytwentyvision.eu
mhampel@ twentytwentyvision.eu

PRODUZIONE 4: Annabella Nezri - Kwassa Films
Chaussée d'Alsemberg 286
1190 – Bruxelles, Belgium
Tel. +32 2 880 97 00
annabella@kwassa.be

PRODUZIONE 5: Andreas Rocksén - Laika Film & Television,
Västgötagränd 13
11828 - Stockholm, Sweden
Tel +46703011205/+4686680540
andreas@laikafilm.se

ALTRE COPRODUZIONI: Guillaume Rambourg; Rafik & Lassaad Kilani; ZDF/ ARTE; Metafora Media Production; Sunnyland Film as a member of ART group ; Film i Vast; Voo Be TV; Istiqlal Films

DISTRIBUZIONE INTERNAZIONALE: BAC Films
9 rue Pierre Dupont
75010 – Paris, France
Tel. +33 1 80 49 10 00
Mob. +33 6 47 00 96 39
sales@bacfilms.fr
http://www.bacfilms.com/international

UFFICIO STAMPA: Brigitta Portier – Alibi Communications
brigittaportier@alibicommunications.be
www.alibicommunications.be


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