fbpx Biennale Danza 2020 | Claudia Catarzi - Posare il tempo
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Danza

Claudia Catarzi - Posare il tempo

Coreografia:Claudia Catarzi
Drammaturgia:Amina Amici
Performers:Claudia Caldarano, Claudia Catarzi
Musiche originali e drammaturgia sonora:Bruno De Franceschi
Percussioni live:Gianni Maestrucci
Sound design:Francesco Taddei
Disegno luci:Massimiliano Calvetti, Leonardo Bucalossi
Produzione:La Manufacture – Centre de Développement Chorégraphique National Bordeaux Nouvelle-Aquitaine
Coproduzione:La Briqueterie – Centre de Développement Chorégraphique National du Val-de-Marne, POLE-SUD – Centre de Développement Chorégraphique National (Strasbourg), Art Danse – Centre de Développement Chorégraphique National Dijon Bourgogne, Centre Chorégraphique National Malandain, Ballet Biarritz, Le réseau Tremplin: Danse à tous les étages – Bretagne, L’Etoile du Nord – Paris, Le Mac Orlan – Brest, Le Triangle – Rennes, Chorège – Falaise, Centre Chorégraphique National de Nantes, CANGO Centro Nazionale di Produzione sui linguaggi del corpo e della danza (Firenze), Company Blu
Con il contributo di:MIBACT, Regione Toscana, Zebra | Cultural Zoo
Con il sostegno di :Glob Théâtre (Bordeaux), SPAM! (Porcari), Teatro Era (Pontedera), Armunia (Castiglioncello), Le Murate (Firenze), Centro arte contemporanea – Museo Pecci (Prato)
Produzione:FAB – Festival International des Arts de Bordeaux Métropole, La Manufacture – CDCN Bordeaux Nouvelle-Aquitaine Au Glob Théâtre
Foto:Luca Hosseini

Descrizione

La materia prima sono due corpi, due elementi dell’ordinario, due persone, due ritratti, due entità scultoree, due frammenti, due e, a volte, uno unico. Come creta nelle mani di uno scultore i due corpi sono a servizio di questo esperimento, dello stare e restare e del posare, della trasformazione. Declinare un’attrazione misteriosa, oltre le leggi fisiche, è una visione, un tentativo di simultaneità di tempi e spazi.

Claudia Catarzi

“Il percorso è carnale piuttosto che concettuale e il pensiero è legato al ‘qui e ora’ che sostiene la scrittura della storia tra i corpi, guida le metamorfosi dei pensieri che vi operano e trasforma costantemente la materia prima: la figura umana. Partendo dal principio che ogni elemento esiste in quanto posto in relazione, il lavoro si sviluppa organizzando contesti specifici di spazio-tempo in cui agisce la relatività. Ogni presenza è quindi leggibile nel tempo e nello spazio ed è connaturata a questi due parametri. Nel mio lavoro il tempo opera la progressione della composizione, lo spazio genera le connessioni e il peso radica il senso del gesto”.


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