Proxy Ocean studia l’oceano come forza motrice del nostro sistema planetario e mette in luce il paradosso del suo essere un bene comune globale: accessibile in teoria, ma in pratica sfruttato. I galleggianti autonomi, come quelli impiegati dal programma Argo, consentono di monitorare i cambiamenti climatici in tempo reale. A partire da gennaio 2025, 3.990 galleggianti risalgono in superficie ogni dieci giorni per trasmettere dati, formando così un “cervello planetario” che mappa le storie dell’oceano. Proxy Ocean collega i dati del rilevamento globale con le risposte ecologiche locali, aiutando le comunità a prevedere i fenomeni meteorologici estremi; immagina una rete sensoriale distribuita che ridefinisce l’intelligenza planetaria attraverso processi interconnessi di rilevamento e sensibilità.
Proxy Ocean
Florian Kilian Jaritz, Franziska Gödicke