Unpredictable Atmosphere reimmagina Internet come un dispositivo ottico in grado di sviluppare modelli climatici nello spazio digitale, con l’obiettivo di superare i limiti dei modelli di base dell’AI nelle previsioni climatiche. Questi, infatti, spesso ignorano gli eventi meteorologici estremi (come uragani e ondate di calore) che spingono l’atmosfera al punto di rottura. Questi fenomeni, che non possono del tutto rientrare in un modello, rimangono i principali punti ciechi dei sistemi di intelligenza artificiale. Unpredictable Atmosphere considera l’atmosfera come un archivio di trasformazioni, molto simile a un oggetto architettonico che conserva residui tecnologici. Sbriciola le convenzioni e indaga in che modo le anomalie nelle pratiche di contro-modellazione possano ridefinire la nostra comprensione del clima, del tempo e dello spazio.
Partecipante
LUCIA REBOLINO, Genova, Italia, 1996. Vive e lavora a Londra, Regno Unito e a livello internazionale.
Collaborazione tecnica
Riccardo Petrini; Alessia Rapetti; Chiara Rebolino; Lorenzo Urgesi; Carl Dahmén; Joppe Massant
IDEATO E PRODOTTO NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA BIENNALE COLLEGE ARCHITETTURA 2024–25, LA BIENNALE DI VENEZIA