2025
Gli ultimi decenni hanno visto l’affermazione, a livello internazionale, di una sempre maggior attenzione a questioni legate all’accessibilità del patrimonio culturale: al centro del dibattito – come riporta la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 2006 – il valore della cultura inteso come bene comune, in un’ottica inclusiva in cui “tutta l’arte è per tutti” e la partecipazione culturale intesa come motore del benessere individuale e dell’intera società.
Accanto alla rimozione degli ostacoli fisici dai luoghi di fruizione culturale, ci si muove sempre più verso l’eliminazione di barriere immateriali (cognitive, comunicative, percettive, culturali, ecc) per un accesso ai contenuti, al pensiero e in generale alla possibilità di fruire di un’esperienza estetica e di incontro con la bellezza. Tutti elementi centrali del rapporto del visitatore con l’opera d’arte che si snoda lungo i percorsi non del bisogno ma del desiderio.