Architetti e ingegneri occupano da sempre uno spazio di assoluta razionalità, fondato sulle verità impersonali della fisica. Tuttavia, nella realtà frammentata di oggi, l’oggettività si dissolve nell’ambiguità. Necto risponde a questa dissonanza catturando in un unico gesto la tensione tra realtà opposte. Oscillando tra orientabilità e non-orientabilità si pone ai margini dell’instabile, abbracciando il paradosso e trovando un equilibrio. Issato al suo posto, modellato dalla tensione e indurito in modo selettivo, Necto mette in atto un esercizio di ricerca della forma speculando sul futuro delle strutture temporanee – flessibili, efficienti e riconfigurabili.
Necto
SO-IL, Mariana Popescu, TheGreenEyl, Riley Watts