Soft Infrastructure si sofferma sulle possibili opportunità di utilizzo della canna comune (Phragmites australis) come materiale sostenibile per la gestione dell’erosione. I metodi tradizionali per contrastare tale fenomeno si basano spesso su materiali sintetici, che danneggiano gli ecosistemi e i paesaggi culturali. Soft Infrastructure utilizza canne raccolte da ambienti eutrofici per creare griglie in grado di stabilizzare le aree a rischio di erosione. Queste strutture proteggono il suolo dalla pioggia e dal vento, consentendo alla vegetazione autoctona di riprendere vita man mano che gli steli si decompongono. Al centro del progetto c’è il coinvolgimento della comunità, che riflette la tradizione finlandese del talkoot, ovvero del lavoro collettivo per il bene comune. L’installazione dimostra la versatilità di questo materiale ed è accompagnata da un paesaggio sonoro e da fotografie.