fbpx Archivio Storico | L’Archivio Luciano e Maud Giaccari approda all’Archivio Storico della Biennale
La Biennale di Venezia
    • IT
  • Menu

Your are here

L’Archivio Luciano e Maud Giaccari approda all’Archivio Storico della Biennale
Archivio Storico -

L’Archivio Luciano e Maud Giaccari approda all’Archivio Storico della Biennale

Una testimonianza unica di arte e avanguardie dagli anni Settanta ai primi Novanta – includendo videotape d’artista, performance, teatro, danza, musica, poesia, grandi mostre.

L’Archivio Luciano e Maud Giaccari 

L’Archivio Luciano e Maud Giaccari entra ufficialmente a far parte dell’Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC) della Biennale di Venezia, consolidando ulteriormente la sua vocazione a custodire, valorizzare e rendere fruibili fondi e testimonianze fondamentali per la storia delle arti contemporanee.

Luciano Giaccari (13 gennaio 1934 – 4 agosto 2015), insieme a Maud Ceriotti Giaccari, ha dato vita a uno dei più rilevanti archivi video in Italia e in Europa, frutto di decenni di attività di produzione, raccolta e collezione di materiali. L’Archivio comprende una vasta gamma di opere: produzioni video di diverso formato, dipinti, sculture, volumi d’arte, riviste, documenti. Costituisce una testimonianza unica di arte e avanguardie dagli anni Settanta ai primi Novanta – includendo videotape d’artista, performance, teatro, danza, musica, poesia, grandi mostre.

Notaio e pioniere del video artistico già dalla fine degli anni Sessanta, Luciano Giaccari fondò a Varese lo Studio 970/2, un laboratorio in cui documentò performance, concerti e sperimentazioni di artisti di fama internazionale come Joan Jonas, Vito Acconci, Living Theatre, Robert Wilson, Gina Pane, Lucinda Childs.

Oggi l’erede e unica proprietaria del Fondo, Maud Ceriotti Giaccari, ha concordato con l’Archivio Storico della Biennale un importante programma di acquisizione, riordino, restauro e digitalizzazione di materiali multimediali, video, telecamere, macchine fotografiche, archivi cartacei ed editoriali, oltre a dipinti e sculture.

Il lavoro di catalogazione e riordino sarà svolto in modo integrato: l’analisi e la descrizione del materiale audiovisivo saranno coordinate con l’organizzazione dei documenti cartacei, per garantire una ricostruzione filologica completa della produzione di Luciano e Maud Giaccari e favorirne la massima accessibilità.

Con l’ingresso dell’Archivio Luciano e Maud Giaccari, la Biennale prosegue la linea di valorizzazione dei patrimoni archivistici già intrapresa con fondi e archivi di grande rilievo, tra cui Archivio Luca Ronconi, Fondo Palazzo Grassi/Fiat (1984-2005), Archivio Premio Architettura città di Oderzo, Archivio Lorenzo Capellini, Archivio Luca Massimo Barbero, Archivio Nuova Icona, Archivio Enzo Di Martino, Archivio Tullio Kezich, Archivio Gian Piero Brunetta, Archivio Paolo Valmarana, Archivio Sergio Asti, Archivio Sergio Fantoni.

Anche attraverso questa nuova acquisizione, l’Archivio Storico della Biennale di Venezia – Centro Internazionale della Ricerca sulle Arti Contemporanee – con la nuova sede in corso di realizzazione all’Arsenale, riafferma la sua missione di luogo vivo e aperto, finalizzato a promuovere la ricerca, valorizzare i lasciti di artisti e renderli accessibili a studiosi, giovani studenti e appassionati ricercatori.