fbpx Biennale Teatro 2025 | Antonio Latella / Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico - Gli ultimi giorni dell'umanità. Quattro stazioni per non dimenticare
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Antonio Latella / Accademia Nazionale d'Arte Drammatica Silvio d'Amico - Gli ultimi giorni dell'umanità. Quattro stazioni per non dimenticare

Anno e durata:2025, 235’ (con due intervalli; prima assoluta)
Tratto da:Gli ultimi giorni dell'umanità di Karl Kraus
Regia:Antonio Latella
Con:Eva Cela, Pietro Giannini, Fabiola Leone, Irene Mantova, Riccardo Rampazzo, Daniele Valdemarin dramaturg Federico Bellini
Drammaturgia:Federico Bellini
Scene:Giuseppe Stellato
Luci e direzione di scena:Simone De Angelis
Movimenti:Isacco Venturini
Assistente alla regia:Consuelo Bartolucci
Assistente scenografa:Laura Giannisi
Coordinamento del progetto:Francesco Manetti
Produzione:Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico
Coproduzione:La Biennale di Venezia

Foglio di sala

Sala d’Armi A Dettagli

Descrizione

Biennale College Teatro ospita www.wordworldwar.bomb, un progetto dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, dedicato al II anno del Corso di diploma accademico di II livello in Recitazione, con la supervisione artistica di Antonio Latella.

Il capolavoro di Karl Kraus, Gli ultimi giorni dell’umanità, è motivo ispiratore per il lavoro di Antonio Latella, che scrive: “Kraus fa di questo testo una spietata documentazione dei fatti storici della grande guerra, scrivendo con cinica lucidità un testo che mischia continuamente le carte di una logica narrativa utilizzando continuamente stili diversi… Questo materiale scelto per i giovani del biennio diventa un materiale-guerra. Gli attori sono sottoposti a un costante stillicidio di parole a cui devono sottostare, ma soprattutto a un vestirsi e svestirsi di decine di personaggi da far nascere e morire continuamente… L’adattamento, o meglio la riduzione, verrà pensata in modo attivo, quasi come una riscrittura creativa, direttamente sui corpi e sulle voci degli attori e delle attrici che saranno costretti a una vera e propria maratona di parole”.


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