Fra spazi liminali, laddove la terra incontra il mare, mezzi galleggianti abbandonati rivelano una nuova intelligenza del limite in cui la natura rigenera, l’artificio rielabora, il collettivo ricompone. Sospesi tra rovina, dissoluzione e possibilità, questi corpi anfibi possono attivare un pensiero progettuale capace di interconnettere rischio ed invenzione. Architetture e paesaggi del resto emergono come segni cognitivi potenti in cui coesistenza e metamorfosi possono allearsi per nuovi cicli di vita.
Relatrice:
Maria Maccarrone (Architetto, Ph.D. in Architettura del Paesaggio, Amministratore Unico della Fondazione De Rerum Natura ETS).