Tracing the Voids: Adapting the Ordinary esplora le assenze e gli spazi vuoti tra un’abitazione, lì da cento anni, e gli alberi, le loro chiome e radici. Il progetto, lasciando che i vuoti plasmino le forme architettoniche di volte e archi, accoglie l’incertezza, negozia le assenze e trasforma l’ordinario, connettendolo all’ambiente e ai cambiamenti che avvengono nel tempo.
Partecipanti
REPLACE ARCHITECTURE URBANISM (AHMEDABAD, INDIA)
Shweta Ranpura, Anand, India, 1978. Vive a Cambridge, USA, lavora a Ahmedabad, India.
Collaborazione autoriale
Raaj Ranpura (Consulente tecnico), Harshal Parekh (Cliente)
Collaborazione tecnica
Dilip Thummar (Ingegnere strutturale), Azad Singh (Maestro muratore), Mohan Pateliya (Maestro muratore)
Team
Vagmi Shah (architetto junior), Meghana Reddy (architetto junior)