fbpx Biennale Arte 2022 | Tishan Hsu
La Biennale di Venezia

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Tishan Hsu

1951, USA


  • MAR - DOM
    23/04 > 25/09
    11.00 - 19.00

    VEN - SAB FINO AL 25/09
    11.00 - 20.00

    MAR - DOM
    27/09 > 27/11
    10.00 - 18.00
  • Arsenale
  • Ingresso con biglietto

Tishan Hsu ha descritto l’integrazione della tecnologia con il corpo come il fulcro della propria ricerca artistica. “Considero me stesso un cyborg: Google è la mia memoria”, ha dichiarato recentemente. Nei primi anni Ottanta Hsu lavora come elaboratore di testi in uno studio legale di Wall Street, dove incontra i computer prima che fossero ampiamente accessibili. I suoi primi dipinti dotati di rigonfiamenti, così come le sue sculture piastrellate evocano le ore trascorse dall’artista in quella dimensione tecnologica: sono saturi di cariche elettrostatiche, rumore bianco, frammenti di dati digitali, superfici ruvide, orifizi fluttuanti e membra disgiunte, e dissolvono il confine tra schermo e carne. Le opere più recenti di Hsu, come Watching 3 e Breath 7 (entrambe del 2022), utilizzano tecniche di fabbricazione innovative e nuovi materiali, in particolare silicone e resine alchidiche, per creare immagini che richiamano orifizi corporei, materiale organico o processi di crescita biotica. L’allucinogena grafica raster di Watching 2 (2021) è adornata da un capezzolo, un ombelico, il display di un termometro digitale a infrarossi e le immagini distorte delle tecnologie di sorveglianza. Phone-Breath-Bed e Breath 3 (entrambe del 2021) si focalizzano su quelle tecnologie (in particolare biomediche) che rendono le persone acorporee e connesse allo stesso tempo. Alla radice di queste opere troviamo la questione degli effetti della tecnologia sull’essere umano, che possono essere di volta in volta distorsivi, di sorveglianza, o generatori di vita.

Madeline Weisburg


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