Una decina d’anni fa, durante un periodo di confusione e senso di impotenza, mi sono imbattuto in un piccolo libro in ebraico intitolato Il cielo dentro di me – I diari di Etty Hillesum. Dopo una lettura che mi ha tolto il respiro ho sentito di aver trovato qualcosa di cui potevo parlare per il resto della mia vita. Sono cresciuto come devoto ebreo ortodosso. A vent’anni ho lasciato quel mondo con forza, con violenza, abbandonando le domande su Dio, la fede e il senso della vita. Ho cercato di colmare il vuoto e la depressione che ne sono derivati con lavoro, ambizione, successo; per lo più invano. Hillesum offriva un’altra opzione: una religiosità diversa, un nuovo senso della fede, al di là della religione istituzionale. Il diario, scritto con raro talento in diciotto mesi nell’Amsterdam occupata dai nazisti, è il viaggio interiore di una giovane donna moderna, libera, spiritosa e sensuale. Al centro c’è un salto: da donna nevrotica ed egocentrica a persona dotata di profonda autonomia. Questo processo è accelerato dalla minaccia che affronta come donna ebrea, e guidato dal suo amante e mentore, lo psico-chirologo Julius Spier, ma trascende entrambi. A un certo punto, sa che anche quando le viene portato via tutto – la sua casa, la sua libertà, persino la sua vita – ha ancora un nucleo interiore che non può essere perso.
Credo che non si possa raccontare un’altra storia dell’Olocausto, al giorno d’oggi, senza caricarla di una rilevanza universale e contemporanea – e senza raccontarla in un linguaggio nuovo. Le idee di Etty Hillesum sono troppo urgenti per il mondo di oggi per restare confinate nella storia; devono irrompere nella nostra realtà vissuta, soprattutto dopo gli orrori che hanno scosso il mondo di così tante persone negli ultimi due anni.
Il suo rifiuto dell’odio, la solidarietà con i meno privilegiati e la libertà interiore hanno portato conforto e significato a innumerevoli lettori nei quarantaquattro anni trascorsi dalla pubblicazione dei suoi diari. Io sono uno di loro. Spero che questa serie aiuti a raggiungerne molti altri.
Questa è soprattutto una storia d’amore: l’amore di una giovane donna per l’uomo che ha risvegliato la sua anima e, a partire da quel risveglio, l’amore per la vita, per Dio e per tutta l’umanità.